Zuckerberg minaccia di “spegnere” Facebook e Instagram in Europa
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla “minaccia” di Mark Zuckerberg.
Facebook e Instagram potrebbero abbandonare l’Europa se Meta non potrà continuare a trasferire i dati degli utenti europei negli Stati Uniti. Mark Zuckerberg nel rapporto annuale consegnato alla Sec torna a minacciare un’uscita dal Vecchio Continente. E lo fa proprio mentre le autorità sono impegnate in trattative serrate per sostituire quel patto transatlantico sul trasferimento dei dati al quale fanno riferimento migliaia di aziende ma che la Corte di Giustizia europea ha invalidato nel 2020. Sottolineando come la condivisione dei dati fra Paesi e regioni è cruciale per i suoi servizi, Meta osserva che se non sarà più possibile usare l’attuale modello o «delle alternative», «probabilmente» non sarà più in grado di offrire alcuni dei suoi «più significativi prodotti e servizi», inclusi Facebook e Instagram, in Ue.
La minaccia di Zuckerberg, sommersa nel rapporto annuale depositato alla Consob americana giovedì scorso, è rimbalzata ovunque costringendo Meta a precisare di «non avere assolutamente alcun desiderio e alcun piano» di ritirarsi dall’Europa». Le aziende, ha spiegato il colosso dei social, hanno bisogno di «regole chiare e globali per proteggere a lungo termine i flussi di dati tra Stati Uniti ed Ue, e come più di 70 altre aziende in una vasta gamma di settori, man mano che la situazione si evolve, stiamo monitorando da vicino il potenziale impatto sulle nostre operazioni europee».
Il pressing e la minaccia di Meta sono però state accolte con freddezza in Europa. «Una cosa deve essere assolutamente chiara: l’Ue stabilisce la sua legislazione tenendo conto dei suoi valori, degli interessi dei consumatori e dei cittadini», ha affermato il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer. Gli ha fatto eco con toni più duri l’eurodeputato socialista olandese e presidente della commissione Fiscalità del Parlamento europeo, Paul Tang: «L’Europa non si piega alle tue minacce, signor Zuckerberg».