Ziliani: «Dybala sano fino al Palermo, poi il calvario comincia alla Juventus»

Ancora uno stop per Paulo Dybala, fermato da un nuovo infortunio con la maglia della Roma. Ed è proprio in questo ennesimo ko che il giornalista Paolo Ziliani, da sempre molto critico nei confronti del mondo bianconero, ha voluto riaprire un capitolo che riguarda le origini dei guai fisici dell’ex attaccante del Palermo.
In un lungo post pubblicato sul suo profilo X (ex Twitter), Ziliani individua una data precisa per l’inizio del “calvario fisico” del fuoriclasse argentino: l’estate del 2015, quando Dybala passa dalla società rosanero alla Juventus.
“Nei primi tre mesi a Torino – scrive Ziliani – gli fanno acquisire 3 chili di massa muscolare. Lo fanno con tutti: è successo anche a Bernardeschi, Bentancur, Chiesa, fino ad arrivare a Vlahovic. Allegri, entusiasta, diceva: ‘Avete visto che cosce ha adesso?’”.
Il riferimento è ai metodi di potenziamento muscolare adottati dal club bianconero, che secondo Ziliani avrebbero avuto un impatto negativo sul corpo dell’allora 21enne argentino.
Ma è a Palermo, sottolinea il giornalista, che Paulo Dybala ha vissuto gli anni più sani della sua carriera.
“Quando Paulo Dybala arriva in Italia ha 18 anni. È il 20 luglio 2012 quando Maurizio Zamparini, presidente del Palermo, ne annuncia l’acquisto dall’Instituto, squadra che milita nella Primera B Nacional del campionato argentino dove Paulo ha disputato l’ultimo torneo percependo uno stipendio annuo di 4 mila pesos, al cambio 900 euro, il che significa 75 euro al mese (il minimo sindacale del tempo in Argentina). Resterà tre stagioni al Palermo, tra Serie A e Serie B, collezionando 89 presenze e 21 gol. In quegli anni – evidenzia Ziliani – cambia cinque allenatori, con metodi e preparazioni differenti, ma non si infortuna mai”.
In effetti, nei tre anni rosanero Dybala si fa notare per la sua continuità: gioca con Sannino, Gasperini, Malesani, Gattuso e Iachini, ma senza mai accusare problemi fisici rilevanti.
Secondo Ziliani, dunque, i tanti problemi muscolari che hanno costellato le stagioni successive dell’argentino – fino agli attuali stop con la Roma – avrebbero origine proprio dal cambio radicale di preparazione imposto a Torino.