Paolo Ziliani, noto giornalista sportivo, ha rivelato dei retroscena che riguardano Sky e Dazn.
Ecco un estratto delle sue parole a “Il Fatto Quotidiano”:
“Anche se la specialità del Pianeta Pallone è da sempre quella di nascondere la polvere sotto il tappeto e far finta che nella casa tutto risplenda, un paio di notizie di questi giorni, il rosso di 690 milioni con cui Sky ha chiuso il bilancio 2020 e la diatriba DAZN-Auditel sull’audience reale delle prime due giornate di Serie A (i cui diritti tv sono ora detenuti da Dazn), meritano di essere approfondite. Perché se è vero che il calcio italiano si regge quasi interamente sui soldi delle tv, ebbene Flaiano aveva ragione, ma qui la situazione è grave ed è seria. Sky ha chiuso il 2020 con 690 milioni di passivo: un vero tracollo se confrontato con i 18,8 milioni di rosso del 2019. I ricavi della pay tv sono diminuiti dell’11% e tra le voci sensibili ci sono i -178 milioni di abbonamenti, i -44 di nuove installazioni e/o noleggi e i -171 di raccolta pubblicitaria. Sky, che vantava un tetto di 4,8 milioni di abbonati, non ha comunicato il numero delle disdette; ma sorprende che proprio nell’anno della pandemia, con gli italiani costretti in casa a lungo, a dispetto di condizioni che avrebbero dovuto “favorire” una maggiore fruizione del calcio in tv, ci sia stato invece il grande rigetto: tv spente e un’emorragia di disdette”.