Zia e nipotina folgorate mentre facevano una doccia in una cabina del Lido Italia nel litorale palermitano di Romagnolo il 15 giugno dell’anno scorso, adesso arriva la svolta giudiziaria.
Secondo quanto riportato da “Palermotoday.it” la rappresentante legale della struttura balneare, Antonina Vernengo, 67 anni, e il gestore, Antonino Lucido, di 65, rischiano il processo, anche per violazioni di norme per la sicurezza sul lavoro.
Secondo l’accusa, al Lido Italia non si sarebbe fatto nulla per evitare che bagnanti e lavoratori entrassero in contatto diretto con l’impianto non a norma.