«Il rapporto con Tacopina? Parliamo solo in inglese, è un uomo vero, schietto. A volte sono quasi io che devo smorzare lui, incredibile… Ha una bella visione, mi piace. Sono reduce da una retrocessione, brutta. Il Crotone, per come giocava, meritava di salvarsi e l’amarezza me la sono portata fino a settembre. Potevo restare, ma non avrei più offerto quello che avevo dato, ero scarico. Dovevo fermarmi, stare coi figli. Poi quando mia moglie mi ha chiesto se sarei rimasto ancora tanto a casa (ride, ndr), mi sono rimesso in gioco e, quando mi ha chiamato Tacopina, ho preso l’aereo deciso a non fermarmi. La serie B? Non l’ho ancora capita. Mi concentro solo sulla mia squadra e basta. Ho visto le squadre più forti, con giocatori che possono stare in A e buone organizzazioni. Magari sugli arbitri qualcosa da ridire c’è, ma lasciamo stare…». Queste le parole rilasciate da Walter Zenga, tecnico del Venezia, ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”.