L’edizione odierna de “La Repubblica” ha intervistato alcune vecchie conoscenze del Palermo il quale si sono espresse in merito a Silvio Baldini.
Pietro Accardi, diesse dell’Empoli: «Questa opportunità lo rende felice perché è rimasto fedele alla città e in Sicilia si è fatto tanti amici. Come guida non si discute. Un grande motivatore che dice le cose in faccia, caratteristica che lo spogliatoio apprezza. Se pretende molto, è pronto a essere d’esempio. Per il Palermo un’ottima soluzione». Perfino, Mimmo Di Carlo, che non è un ex ma che con lui ha avuto il precedente di una scena da film alla Ridolini, lo accompagna con belle parole: «È sempre stato all’avanguardia e ha proposto gioco non chiacchiere. L’esperienza, le capacità non si discutono. Ha fatto campionati di livello, sa le strategie da utilizzare. Poi, è il campo che parlerà. Dipende anche dai giocatori: quando è stato seguito ha ottenuto buoni risultati».
Lamberto Zauli non ha mai nascosto la sua simpatia. «Pagò la lite con Zamparini, ma avevamo già un’identità precisa. Primi anche con lui? I presupposti c’erano anche perché durante il mercato invernale arrivarono altri rinforzi. Il merito della A, senza per questo fare paragoni, va diviso fra lui e Guidolin. Baldini ha il fuoco dentro, ho giocato contro di lui quando era alla Carrarese, si è sempre messo in discussione» . Come dire che Palermo gli darà lo slancio per tentare un clamoroso recupero nei confronti del Bari, la sua bestia nera in C.