Intervenuto durante un convegno di Agcom con la presenza del presidente del Senato, l’amministratore delegato di Sky Italia, Andrea Zappia, ha parlato della pirateria definendola come “un elemento critico e flagellante”. Ecco le sue parole: «Il mondo delle pay tv ha vissuto un periodo di grandi novità con lo sbarco di DAZN nell’acquisizione dei diritti della Serie A e il passaggio di consegne sempre più imminente tra Mediaset Premium e Sky sul digitale terrestre. Bisogna però segnalare la concorrenza di un fenomeno sempre più diffuso: circa un milione e mezzo di italiani utilizzano abbonamenti pirata IPTV che permettono la visione completa di Sky, DAZN e Netflix a prezzi compresi tra i 10 e i 15 euro mensili. Dimentichiamoci Cristiano Ronaldo, dimentichiamoci la creatività italiana. La pay ha portato investimenti aggiuntivi, contenuti come Gomorra che stanno viaggiando in giro per il mondo e altri contenuti che stanno arrivando. Non è possibile che persone normali, professionisti, vivano come un’abitudine serena e fattibile pagare 10 euro alla criminalità per portarsi a casa tutto quello che vogliono. Senza un intervento severo, dimentichiamoci tutto. Perchè migliaia di persone, creativi, operatori, tecnologie, giovani, anziani, giornalisti, tutti vivono su un mercato che vive di pubblicità, canone e pay tv. E dobbiamo difenderlo totalmente perché altrimenti tutto il resto non avrà futuro».