“UNA LIBERAZIONE. Il fondo americano potrà liberarlo da impegni insostenibili e di pari passo investire su alcuni rami delle sue aziende. E sul Palermo. Zamparini resterà almeno fino a giugno. Chiamiamola la fine del ciclo. Di fatto, ieri Zamparini ha consegnato la società in altre mani. Annuncio che passa ai posteri per la sua importanza, nel giorno, ironia della sorte, rosa e nero, del 110 anniversario dei colori sociali. L’ex patron dunque sarà a Palermo entro quindici giorni con il nuovo presidente, per rispondere alle domande sul futuro della società, per svelare l’identità dei proprietari e il progetto sportivo. Ma forse già lunedì prossimo potrebbe esserci la presentazione della nuova proprietà, pronta, si dice, a un impegno da duecento milioni. Chiarimento anche con i tifosi? «Non ho niente da chiarire, è Palermo caso mai che deve farlo con me. Da Palermo non mi aspetto “grazie” perché la città non è capace di dirlo. Mi faranno ponti d’oro quando andrò via e si renderanno conto che se non avessi trovato queste persone, il Palermo sarebbe scomparso…». COLPA DI LOPEZ. Non sarebbe Zamparini se uscisse di scena senza polemiche e rumori di catena. Il presidente non risparmia nessuno quando esamina l’ultima delusione contro la Samp. Il suo braccio di ferro continua. «E’ stata la migliore prestazione e sono contento di Balogh e Sallai, destinati a fare la differenza. Ho ricevuto di contro alcune riserve su Sallai e allora ho perso la testa: Non capite un… accidente di calcio». Zamparini ne ha anche per Lopez: «Sa perché abbiamo pareggiato? L’allenatore ha commesso un grave errore. Stavamo dominando e ha operato due cambi che hanno fatto saltare i meccanismi. Una fesseria pazzesca non per il valore di Diamanti ed Embalo, ma perché a quel punto non si doveva toccare niente. Mi sono arrabbiato. La scusa è stata quella dei crampi … Gli voglio bene, è bravo, ma non doveva smuovere gli equilibri. Non dite poi che sono io a fare la formazione. Lopez la scorsa settimana ha parlato con tifosi che volevano Gazzi e Diamanti. Decidono loro chi deve giocare?»”. Questo quanto dichiarazio da Maurizio Zamparini e riportato oggi dalle colonne de “Il Corriere dello Sport”.