ZAMPARINI RISPONDE AI GIORNALI DI PALERMO
Attraverso il proprio sito ufficiale, il club ha pubblicato una lettera di Maurizio Zamparini in cui replica al giornalista palermitano Norrito, ma in generale ai media locali. Ecco quanto si legge:
“Caro Norrito,
spero che il mio invito a voi, nella lettera aperta di ieri, di visionare come e quando volete per una corretta informazione i nostri dati contabili assistiti anche dal presidente Giammarva, noto e serio professionista del settore, venga accolto e realizzato.
Vedrete così, da documenti ed estratti conto bancari, da dove sono arrivati tutti i finanziamenti, come è stata gestita la liquidità proveniente da cessioni e necessaria per coprire i costi di gestione, come alcune società estere della mia famiglia abbiano fatto operazioni trasparenti, verificabili e sempre nell’interesse del Palermo, e come non sia mai stato distolto un euro ma il contrario.
Non è vero che negli ultimi anni non siano stati immessi nel Palermo miei capitali, quando è vero che il pagamento di 17.200.000 di euro del credito verso Alyssa, capitale entrato nelle casse del Palermo dai fondi trasparenti della famiglia, è stato realizzato negli anni 17/18. E sono serviti a coprire il disavanzo dovuto alle spese di gestione, soprattutto stipendi.
È altresì riscontrabile che la situazione finanziaria Palermo è e sarà solida naturalmente anche per le cessioni di giocatori che avrebbero un costo stipendi troppo alto per la serie B. Il nostro budget 18/19 approvato dal consiglio di ieri prevede in via prudenziale un bilancio molto buono e un avanzo di cassa di circa 14.000.000 € al 30/6/19.
Certamente dico da tempo di cedere la mia proprietà, cosa molto difficile con le vicende fallimentari e i continui attacchi mediatici alla mia persona definita CRIMINALE.
Invito anche lei ed il suo giornale a trovare imprenditori palermitani e siciliani che vogliano prendere la Società, con le garanzie che avranno dal presidente Giammarva di visionare la reale situazione del Palermo, una delle migliori del calcio italiano.
Questa inchiesta, mi creda, soprattutto per il risalto dato dai media ha devastato psicologicamente e finanziariamente la mia famiglia. Io devo e voglio uscire, ma ho un profondo rispetto per la città e i tifosi. Se abbandonassi senza un’altra guida imprenditoriale sicura la squadra, penso tornerebbe il Palermo che ho trovato al mio arrivo: due giocatori in proprietà e un mucchio di debiti.
Oggi i nostri giocatori sono tutti di proprietà e senza debito per il loro acquisto. Ecco perché la loro vendita rende possibile un campionato di serie B sereno: a smentire che tutta la rosa del Palermo valesse secondo il perito della Procura circa 17,5 milioni di euro, c’è il fatto che con la vendita di soli quattro calciatori si prevedono circa 20 milioni di euro di entrate. Il nostro organico attuale è di circa 35 giocatori tutti di proprietà, oltre la Primavera e le altre formazioni giovanili tutte in proprietà, con un valore patrimoniale di mercato di 70/90 milioni di euro.
Stiamo lavorando con Foschi a ricostruire la squadra per risalire in serie A e in questo momento la mia esperienza è indispensabile. Tutta la mia vita nel calcio italiano mi dà la credibilità che la mia profonda onestà merita: prima del mio arrivo molti giocatori rifiutavano il Palermo, oggi malgrado le inchieste i giocatori vogliono venire a Palermo, dall’Italia e dall’estero.
Termino invitando lei ed i suoi colleghi a essere vicini al Palermo ed al suo presidente Giammarva, così come vi ho trovati vicini al mio arrivo. La Società ha bisogno di voi, del vostro aiuto e della vostra competenza con un confronto leale e costruttivo.
Io cercherò in tutti i modi di lasciare la proprietà in mani sicure che la città merita. Ho rifiutato quelle di Baccaglini, poiché basate sul nulla, come abbiamo poi documentato, per il futuro della Società.
Volevo lasciare la Società in serie A, ma come avete visto ce lo hanno impedito con comportamenti riscontrati come vergognosi da chi ha visto le partite anche all’estero. Potremmo meritarlo ancora per comportamenti fraudolenti denunciati dagli stessi giocatori dello Spezia ma temo che, anche per il continuo attacco mediatico in cui si definisce il Palermo una società decotta malgrado la sentenza del Tribunale fallimentare (sentenza che verrà subito inviata alla Procura Federale che la alleghi alla sua indagine), i palazzi del calcio non faranno giustizia sportiva.
Caro Norrito, ho passato con voi momenti di gioia e successi bellissimi, ho avuto con voi un rapporto corretto e leale. Tornate vicini alla gestione del Palermo, al presidente Giammarva, a Foschi e a tutto lo staff con il vostro amore per la città e la vostra passione.
STATE VICINI A LORO!
Maurizio Zamparini”