Zamparini: «Parma? Non mi sono piaciute le richieste. Pronti a ricorrere in appello»
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha riportato alcune parole di Maurizio Zamparini in merito alle richieste della procura per il caso Parma. Ecco quanto si legge:
“Se il Tribunale federale dovesse accogliere le richieste della Procura, il Palermo sarebbe in A. Ma Zamparini non fa salti di gioia. Anzi. «Sono richieste che non condivido perché il messaggio di Calaiò è andato a vantaggio del Parma e la responsabilità è diretta – dice il patron – Se viene accertato il tentativo di illecito nella partita di La Spezia, allora al Parma vanno tolti almeno quei tre punti. Non serve un professore universitario per capirlo e senza quei tre punti il Parma resta in B e in Serie A ci andiamo noi. Non comprendo invece l’alternativa dei sei punti di penalizzazione nella nuova stagione in massima serie. Per me è una cosa preoccupante. In ogni caso, siamo pronti a fare ricorso e ci muoveremo duramente. Se si dà una penalizzazione è perché la società ha colpe e quindi non può avere il vantaggio della vittoria di Spezia-Parma. Purtroppo ho poca fiducia, è tutta politica e serve anche che il presidente Giammarva si muova perché potremmo rivolgerci alla giustizia ordinaria. Sulle richieste della Procura restano dunque le mie riserve, non mi piacciono e non mi convincono. Lotteremo fino in fondo ed eventualmente ricorreremo in appello». IL PRESIDENTE E FOSCHI. Di tutt’altro tono le dichiarazioni del presidente Giammarva presente a Roma: «E’ stata un’udienza ben articolata; ottimo lavoro da parte della Procura federale e di un tribunale molto attento a tutto, motivo per il quale abbiamo massima fiducia nella giustizia sportiva per quanto riguarda questo caso. Sono ottimista». Da parte del ds Foschi, uomo di campo, rifiuto totale di lasciare un commento: «Non so nemmeno cosa sia il caso Parma, non sono cose che mi interessano e non voglio parlarne». Tedino e la squadra si sono imposti sull’argomento il silenzio assoluto. A PALERMO. La città ha seguito con ansia e speranza il fronte giudiziario che riapre una chance di serie A. Sui social network sono rimbalzate per ore tesi e previsioni su quanto potrà accadere dopo la richiesta della Procura nei confronti del Parma, attesa cresciuta quando si era sparsa la voce che una decisione sarebbe arrivata in serata. Tutto invece ancora rinviato così come per la decisione del Tribunale del Riesame che a Palermo si è riunito per il ricorso del club avverso il sequestro di 1,2 mln di euro. Il collegio si è riservato di decidere entro cinque giorni. Prima del 22 luglio dovrebbe arrivare anche questo verdetto”.