Maurizio Zamparini ex patron del vecchio Palermo, intervistato da “Palermo Today”, ha parlato della sue gestione del club rosanero: «Lo Monaco è stato l’inizio di un incubo. Il Palermo di quell’annata, che poi retrocesse in panchina aveva un certo Gian Piero Gasperini, mentre in campo annoverava giocatori del calibro di Vazquez, Miccoli e Dybala. Era una grande squadra e sono convinto che quell’inaspettata retrocessione porta anche e soprattutto la firma di Pietro Lo Monaco, un dirigente siciliano che avevo preso dandogli, ingenuamente, pieni poteri e che a gennaio, purtroppo, aveva già saccheggiato la squadra. Il mio errore più grande fu quello di mandarlo via troppo tardi. Ciò nonostante facendo i conti con gravi perdite economiche e rimboccandomi le maniche riuscì ad allestire una squadra di grande spessore. Quel Palermo in B era come la Juve del dopo-Calciopoli: Belotti, Vazquez, Dybala, Lafferty e Sorrentino. Cercavo di vendere ad acquirenti seri e in grado di portare il Palermo dove più meritava, ma a bussare alla porta c’erano quasi sempre dei truffatori».