L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha intervistato Maurizio Zamparini ai quali ha raccontato la sua prima gara del Palermo da ex patron. Ecco quanto si legge: “LA PARTITA IN DIRETTA. Resta un tabù. «E’ più forte di me. Non riesco a seguirla, allo stadio e alla tv. Ero stato a Milano per lavoro, non vedevo l’ora di rientrare per prendere i radicchi di campo, le uova delle mie galline, mescolarli e mangiare una insalata che è la fine del mondo. Provate anche voi. Ho passato la mattinata così: agricoltore e cuoco. In più avevo un prosciutto di San Daniele aperto da poco e ho svinato il bianco, produzione Zamparini, imbottigliando Sauvignon e Pinot. Poi ho telefonato a Baiguera: Avrei voluto assaggiarli con voi (Baiguera e Baccaglini, ndr) Faccio da solo. Ero in ansia per la partita. Non ne va bene una. Il Palermo è dentro di me. Resterò tifoso a vita. Pochi minuti prima dell’inizio, ho passeggiato nella mia campagna. Se mi chiedete cos’è il paradiso, non ho dubbi: una serata con cielo sereno e luna piena, come domenica. Peccato per il risultato. Sono rimasto davanti alla tv alternando Cavani e Ronaldo. Il Palermo? Di tanto in tanto una sbirciata»”.