“C’eravamo tanto amati” recita il titolo di una famosa pellicola italiana. Un film del 1974 che nei giorni nostri avrebbe sicuramente per protagonisti due grandi pilastri del Palermo calcio: Maurizio Zamparini e Beppe Iachini. Dopo più di due anni insieme, il presidente rosanero ha deciso di sollevare dell’incarico il tecnico dei record, mettendo un punto a quello che era stato il matrimonio più longevo tra il patron friulano ed un suo allenatore. 776 giorni consecutivi sulla panchina che più scotta in Italia. Come mai era successo prima.
L’avventura di Beppe Iachini nel capoluogo siciliano finisce così. Finisce dopo una promozione da record in serie A. Finisce dopo aver portato a livelli europei quello che un tempo era un acerbo Paulo Dybala. Finisce dopo aver riscoperto (o forse dovremmo dire scoperto) quel talento chiamato Franco Vazquez, inspiegabilmente finito fuori rosa e pronto ad essere ceduto chissà dove. Finisce dopo una stagione del Palermo neopromosso, fatta di alti e bassi è vero, ma comunque sorprendente. Finisce dopo 12 giornate di campionato, 14 punti in classifica (frutto di quattro vittorie, due pareggi e sei sconfitte) ed un gioco che, ad onor del vero, stentava a decollare.
“Gilardino salva Iachini” titolavano le testate giornalistiche al termine del successo di domenica pomeriggio contro il Chievo. Eppure così non è stato. Zamparini si è preso meno di due giorni di tempo per pensare, poi ha deciso di indossare nuovamente la maschera del “Mangiallenatori” o forse ha semplicemente tolto quella del presidente saggio e paziente che cominciava sorprendere ormai tutti. Ma c’è davvero da sorprendersi? Probabilmente no. Da qualche settimana, infatti, in casa Palermo si respirava un’aria diversa.
L’idillio di qualche tempo fa era finito e tra un “calcio in c**o” ed una critica non più velata da parte del patron, Iachini chiedeva innanzitutto al suo presidente rispetto per quanto fatto dal giorno del suo arrivo, per arrivare infine a quella battuta a denti stretti e microfoni spenti dopo il successo sul Chievo: “Ora posso dare le dimissioni”. Sarà stato questo a scaturire l’ira funesta del numero uno del club rosanero? Come siano andate veramente le cose non ci è dato saperlo, ufficialmente “maestro Beppe” è stato cacciato perché non c’era più feeling tra lui e Zamparini. Ma chissà.
Quel che è fatto è fatto. Dalla prossima giornata a guidare i rosanero sarà la vecchia conoscenza Davide Ballardini. Palermo ed il Palermo ringraziano e dicono addio a Iachini, uno dei tecnici più amati dalla tifoseria palermitana. Noi azzardiamo invece un arrivederci perché nel calcio, si sa, non si è mai troppo sicuri…