Zamparini: «Ho telefonato a Corini: andiamo a Genova per vincere. Poi, se perdiamo 4-0…»
“Maurizio Zamparini, con le spalle al muro: Palermo ultimo in classifica, nessun segno di risveglio, tre allenatori cambiati, altrettanti direttori sportivi, solo record negativi, la delusione dei tifosi, perfino una petizione per la revoca della cittadinanza onoraria. E ancora. Gli impegni di mercato, una squadra da ricostruire per la salvezza o per tornare tra i grandi nel caso di flop e i cinesi, operazione più complicata del previsto, con un “closing” ancora lontano. Piove dunque sul bagnato. Ma Zamparini incassa e replica, con la passionalità di sempre. Alla sua maniera anche fuori dalle righe. Simic e i suoi collaboratori l’hanno vista preoccupata. «Come tutti. La grande delusione l’ho avuta con De Zerbi. Gli ho dato tutto il tempo. La squadra non è come la dipingono, piuttosto non è squadra. So che Corini è una bravissima persona e ci mette l’anima, che farà di tutto per uscire da questa situazione ma le sconfitte lasciano il segno e i ragazzi non ci credono più, vanno in campo impauriti. Ma perché? Con sei punti e un piede in B, dovrebbero giocare con la testa libera. Invece nessuno corre. E allora ho telefonato a Corini: Andiamo a Genova per vincere. Poi, se perdete 4-0, pazienza tanto stare un’ora, in difesa non serve a niente»”. Questa parte dell’intervista rilasciata da Maurizio Zamparini a “Il Corriere dello Sport”.