“La conversazione sembra finita con il clic che si sente dall’altra parte del telefono, ma non è così. Zamparini ci ripensa, probabilmente ha voglia di spiegare meglio la sua posizione. Ed ecco che, pochi minuti dopo, arriva un messaggio privato che lo stesso ex patron ci autorizzerà poi a rendere pubblico. «Caro Norrito, non intendo più parlare con nessun giornale. Se devo comunicare lo farò tramite comunicati ufficiali». Difficile che possa comunicare dagli arresti domiciliari, e così nel testo del messaggino c’è quella che sembra essere una sorta di lettera di commiato. «Giocare a scacchi con la vita delle persone non è bello, ma a Palermo lo fate». È l’altra accusa rivolta a Palermo e ai palermitani, come forse a voler dire che altrove tutto questo non gli sarebbe mai capitato. Poi torna lo Zamparini combattivo di sempre. «Ne uscirò presto poiché non c’è nessun presupposto alle ipotesi di reato create in maniera folle: come quella di aver condizionato il tribunale fallimentare»”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “La Repubblica” che racconta del colloquio avuto ieri con Zamparini.