Zamparini e la previsione azzeccata: «Io un mago con Gattuso. Vi dico…»

“La previsione è stata di quattro mesi imprecisa eppure resta azzeccatissima: «Tra quattro anni Gattuso allenerà il Milan». Era l’inizio di luglio del 2013 e Maurizio Zamparini aveva scommesso sull’ennesimo allenatore. Uno dal nome comune, Rino, ma dal cognome che spiegava molto di più: Gattuso. L’esperienza in Sicilia non fu proprio lunghissima ma più o meno in linea con quella dei colleghi precedenti: e non finì benissimo, anzi. Rino più tardi fu duro con l’ex presidenteche lo aveva licenziato dopo appena sei turni del campionato di B. Lo slancio iniziale, allora, portò Zamparini a dire così: «Gattuso sta lavorando con un entusiasmo incredibile per poter costruire una grande squadra. Diventerà un esempio di lavoro. E’ umile e intelligente, ha una mentalità imprenditoriale: gli ho detto che tra quattro anni gli venderò la mia villa a Vergiate, quando andrà ad allenare il suo Milan». Finì con molta meno ammirazione: storia chiusa già a fine settembre e Rino che non gliele mandò a dire: «Zamparini mi chiamava in piena notte per rifare la formazione, ovvio che può farlo, come tecnico sono operativo 24 ore su 24. Il problema è che è totalmente incompetente. Non ci capisce niente. E poi è ipocrita e cattivo. Credo sia sotto pressione e che se potesse venderebbe, per la crisi economica. Ma chi comprerebbe il Palermo?». Una passione che il
presidente del Palermo evidentemente condivideva con l’ex collega milanista Berlusconi: intervenire sulle scelte tecniche degli allenatori. Rino era giovane, ma pur sempre… «Ringhio». Zamparini è ora di nuovo generoso e non solo nelle previsioni. E Gattuso ha riportato dalla sua parte chi un tempo lo aveva scaricato. Zamparini l’ha azzeccata in pieno. Se lo sentiva davvero? «Più che altro sono stato un mago, non c’era altro che potesse farlo pensare. Da noi era alla sua primissima esperienza da allenatore, lo scelsi anche per la sua grande carica e sostanzialmente perché si chiama Gattuso»”. Questo un estratto dell’intervista a Maurizio Zamparini ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”.