Zamparini: «Dovessimo andare in B, risaliremmo con De Zerbi…»
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha realizzato un’intervista a Maurizio Zamparini, eccone un estratto con alcune dichiarazioni del patron: “L’importanza di chiamarsi Roberto. E del destino. Dal Milan al Milan, dal sogno di diventare un campione come Roberto Mancini, cullato dai tempi dell’asilo, o come Roberto Baggio di cui si innamora ai tempi del Milan; a quello di fare l’allenatore, obiettivo pensato e realizzato in un soffio. In tre anni, un altro Roberto, De Zerbi, da ex calciatore di talento, made in Milan, e da aspirante opinionista, è diventato il più giovane e chiacchierato tecnico della A, il “bambino” predestinato che resiste a cinque sconfitte casalinghe di fila; alle ultime quattro consecutive; alla proverbiale furia di Zamparini, alle perplessità dei tifosi. E che riesce nell’impresa, al di là di una sola vittoria in trasferta a Bergamo, di trovare una eccezionale empatia con un presidente, che di solito non la perdona a nessuno, e con la squadra. La vera notizia? Il mangia allenatori al contrario: «E vero, siamo in sintonia – ammette Zamparini -. Anche i ragazzi sono convinti della strada intrapresa. Dovessimo andare in B, ma non è quello che vogliamo, risaliremmo con De Zerbi. Punto»“.