Maurizio Zamparini torna a parlare e lo fa a ridosso del suo 80esimo compleanno, essendo nato il 9 giugno del 1941 a Bagnaria Arsa. Queste le sue parole rilasciate ai microfoni dell’Italpress:
Da Palermo negli anni sono passati tantissimi calciatori che poi hanno spiccato il volo riuscendosi ad affermare anche a livello internazionale. Zamparini, di loro, ha un grandissimo ricordo e soprattutto un forte legame affettivo:
«Sento quasi tutti i giocatori che sono stati con me al Palermo, oltre ad essere il presidente ero un po’ il loro secondo padre. Sono affezionato a tutti, certamente quelli di grande talento che ho avuto e abbiamo scoperto noi, come Dybala e Pastore, li ho particolarmente a cuore. Li abbiamo presi dalla serie B argentina: Pastore alla fine l’ho pagato piu’ di 15 milioni, Dybala me ne era costati 12 all’inizio, ma poi con le vicende che tutti sapete e’ arrivato a 20. Abbiamo avuto occhio nel selezionarli, ma non solo loro, anche Cavani, Hernandez e tantissimi altri. Io il calcio lo conoscevo bene e al mio fianco c’erano direttori sportivi bravi come Foschi o Sabatini. Dal punto di vista finanziario quello che e’ successo al Palermo oggi lo stanno vivendo anche i grandi club – sottolinea l’ex numero uno del club di viale del Fante -. A Palermo, in una regione alla quale davamo 20 milioni all’anno, invece di chiedere mi aspettavo dicessero ‘Hai bisogno di aiuto? Ti serve qualcosa?’. Io non ritenevo il Palermo mio, la squadra era della citta’ di Palermo non di Maurizio Zamparini».