Zamparini-cinesi, l’ora del giudizio è scattata: nel weekend l’incontro a Vergiate?

Il futuro societario del Palermo continua ad essere in ballo. Qualche settimana fa la notizia che cordata cinese interessata all’acquisto del club rosanero avrebbe presentato l’offerta tra l’8 e il 10 dicembre, dopo aver incontrato il presidente Maurizio Zamparini negli uffici di Vergiate. Gli investitori cinesi vorrebbero rilevare il club lasciando però l’attuale patron rosanero come presidente per i primi due anni, in maniera tale che possa consigliargli il modo in cui gestire il club.

In data odierna non risulta ancora che sia avvenuto l’incontro, ma con tutta probabilità avverrà nel weekend. L’interesse degli asiatici sarebbe quello di rilanciare la società e portare il Palermo nell’Europa che conta, effettuando degli investimenti importanti sulla rosa. Investimenti che nel caso in cui l’offerta soddisfi immediatamente Zamparini, potrebbero essere già fatti nel corso del prossimo mercato invernale, per rinforzare la rosa e far mantenere la categoria alla squadra.

Ma non solo acquisti e rilancio dell’immagine del club, i cinesi sarebbero pronti a costruire anche lo stadio di proprietà, come hanno già fatto diversi club di A, vedi Juventus e Udinese. Lo stesso sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, sembra pronto ad incentivare l’arrivo di nuovi investimenti in città: «Confermo la piena disponibilità dell’amministrazione comunale ad agevolare con un progetto conforme alla legge la realizzazione di un nuovo stadio che potrebbe essere un’occasione di attrazione per investitori esteri – aveva affermato il sindaco qualche giorno fa – . Se poi gli investitori sono cinesi o brasiliani, per noi è indifferente. L’importante è che siano seri».

L’accordo tra la cordata ed il governo cinese è già stato trovato da tempo, ma la lentezza della burocrazia sembra aver allungato il processo per l’acquisto del Palermo. Hanno più di 200 milioni da investire, aveva dichiarato Zamparini qualche tempo fa, ma nell’ultimo periodo tutto era tornato in sordina. Che sia questo il sentore di un accordo definitivo già raggiunto?

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Massimiliano Radicini