L’ex difensore rosanero e della Nazionale italiana campione del mondo nel 2006 Cristian Zaccardo, ha parlato ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com.
«Gruppo Mondiale 2006? Non ci vediamo tanto spesso tutti insieme. Ogni tanto ci si incrocia singolarmente, ma tutti insieme no. Ringraziamo Davide Lippi che ha organizzato quest’incontro, è stato bello rivedersi e rivedere mister Marcello Lippi più lo staff con cui abbiamo fatto un’impresa straordinaria.
Quale fu il segreto di quel gruppo? Un insieme di cose. C’era qualità, c’erano tanti top player. Io ho avuto la fortuna di essere accanto a loro. Poi era un gruppo di uomini veri e quindi è stato più semplice. Poi ci vuole sempre un pizzico di fortuna. Abbiamo visto la Nazionale che purtroppo per due volte non si è qualificata ma poi ha vinto l’Europeo, vuol dire che nel calcio anche se sei forte non sempre vinci. Quello che abbiamo fatto noi rimarrà per sempre. Quando sei bambino si ha il sogno di vincere il Mondiale. Io l’ho raggiunto ed è un’emozione che non morirà mai.
Domani Italia-Belgio? Domani sarò allo stadio a Roma a vederla dal vivo. All’Europeo sono stati commessi degli errori e non è andata come speravamo, poi però abbiamo vinto in casa della Francia e questo dà morale. Spalletti ha dimostrato sempre il suo valore, deve trovare continuità. La Nations League aiuta a inserire qualche nuovo giocatore, speriamo si possa fare bene.
Momento del Milan? Non c’è equilibrio nel calcio. Vinci delle partite, come il derby, e poi ne perdi altre. Ci sono stati dei cambiamenti, è troppo presto per giudicare. Fiducia a Fonseca? Sì. Quando uno sceglie una strada… Poi chi la vive nel quotidiano sa molte più cose di noi. Ma tutte le squadre sono ancora in carreggiata. L’Inter sulla carta è la più forte, il Napoli era partito male dopo la partita col Verona e ora invece è una squadra solida, che si difende bene e vince-. C’è l’Atalanta, che per me può essere l’anti-Inter. C’è la Juventus che ha cambiato tanto, la Lazio è in ripresa, la Roma pure ha cambiato. E’ ancora presto per giudicare, aspettiamo la fine del girone d’andata.
Sul Parma? Il Parma ha una squadra interessante, offensiva, la più giovane del campionato. Ha fatto una grande vittoria col Milan, ne ha perse altre pur andando in vantaggio. E’ la Serie A, c’è da soffrire, manca un po’ di esperienza ma spero che possano salvarsi al più presto.
Sul Palermo? Ci sono sempre legato. C’è De Sanctis, gran direttore, ci ho giocato in Nazionale e gli voglio bene. Spero che prima o poi il Palermo possa tornare in Serie A, ha una proprietà importante e un pubblico che merita la A. Auguro le migliori fortune anche al Palermo, spero che possa tornare presto in Serie A».