«La situazione è paradossale. Credo sia la prima volta in assoluto. La cosa era nell’aria da qualche giorno ma così è paradossale. Prima del lockdown mi avevano detto che sarei potuto restare a Ferrara. Poi mi hanno detto che dovevo rimanere per un mese, che erano contenti, per farmi giocare. Poi dopo il ko contro il Cittadella, mi hanno detto che il 30 giugno sarei stato libero. Tanti giocatori sono rimasti a piedi. Luci, il Capitano, fino a stamattina non sapeva niente. Anche lui ha preso le scarpette al campo una volta andato via, ha svuotato gli armadietti. La situazione è paradossale però il Presidente dice di voler puntare su chi è di proprietà e sui giovani. Ok, lo capisco. Il problema è che lo hanno comunicato solo oggi: nessuno sapeva quel che doveva fare fino alla seduta di stamattina. Stamattina ci siamo allenati, sì. Sono passato a prendere le cose, poi ho finito la mia avventura a Livorno. Immaginate lo spirito… Noi che sapevamo di dover andar via, eravamo già in vacanza, purtroppo. Ci parlavamo tra di noi ma nessuno sapeva niente. Anche il mister prima della seduta di stamattina non sapeva niente… Non capisco perché abbiano tirato avanti questa situazione. Nessuno mette in dubbio le scelte ma è la modalità a lasciarci perplessi. Non c’è stato preavviso, non c’è stata serietà da quel punto di vista. E’ stata una stagione disastrosa, siamo stati noi a scendere in campo, a far quel che abbiamo fatto e ci prendiamo le nostre responsabilità. Chi ha giocato e perso siamo stati noi, è giusto pagarne il prezzo ma la serietà e la professionalità nei confronti di chi lavora ci vuole. Sempre. Livorno è una piazza importante, non parliamo di una squadra di terza categoria, ma di un club di livello e merita rispetto». Queste le parole del centrocampista ormai ex Livorno, Federico Viviani, rilasciate ai microfoni di “TMW” in merito alla scelta di Spinelli di non prorogare i contratti.