In attesa dell’arrivo di Guillermo Barros Schelotto, Fabio Viviani ha risposto quest’oggi alle domande dei giornalisti presso la sala stampa del “Renzo Barbera” alla vigilia del match contro il Genoa in programma domani alle ore 12.30. L’attuale tecnico rosanero ha toccato vari argomenti: dalla chiamata di Zamparini alla guida della panchina, passando per l’allenatore argentino, atterrato oggi a Milano; fino al delicato match contro i grifoni. Di seguito le sue parole raccolte dalla redazione di Ilovepalermocalcio.com:
CHIAMATA ZAMPARINI: «Venerdì scorso ero in Portogallo e domenica dovevo andare in Francia per vedere qualche giocatore. Siccome sono principalmente un allenatore e mi sono messo a disposizione. Sono curioso di conoscere Schelotto, questa sera lo incontrerò e sarò subito a sua disposizione. Non ci siamo ancora parlati nè incontrati».
SCHELOTTO: «Ho avuto la fortuna di collaborare con allenatori importanti come Guidolin e ho già vissuto esperienze da vice. Metterò a disposizione di Schelotto le mie esperienze in questo campionato. Troverà in me e nello staff che è qui da tempo grande disponibilità. Spagnolo? Intendo molto, ma parlo pochissimo. (ha provato a rispondere in spagnolo con pochi risultati, ndr)».
GENOA: «Come preparo la sfida di domani? La settimana scorsa è stata particolare, sia per gli impegni che per le vicende accadute. Io mi sono approcciato martedì alla squadra cercando di voltare pagina. I ragazzi avevano dato tanto nelle partite precedenti quindi martedì ho fatto passare la giornata, ma poi da mercoledì siamo andati a preparare la partita nei minimi dettagli, poiché si tratta di una gara difficile e importantissima a Genova, contro una diretta concorrente per la salvezza. Ci organizziamo per poter usare le nostre armi. Sicuramente la squadra ha dimostrato di avere le conoscenze di una certa direzione. Quindi confermerò le sicurezze, come la difesa a tre. Il Genoa in casa non aspetta, ma aggredisce gli avversari e affronta la partita come un duello. Sono pericoloso sia in fase offensiva che difensiva. L’uno contro uno può concederci degli spazi».
MODULO: «Per quanto riguarda il modulo i ragazzi hanno dimostrato di conoscere anche il 3-4-3, negli ultimi tempi la squadra e stata abituata ad adattarsi a tante situazioni. Il sistema di gioco 3-4-3 è quello che si sposa nel migliore dei modi con le caratteristiche della squadra secondo me».
NUOVI ARRIVI: «Direi che tecnicamente tutti quelli che sono arrivati, anche in estate sono di buona qualità. Balogh mi ha colpito molto, ha una struttura fisica importante. E’ giovane e si è messo subito a disposizione, ma bisogna avere pazienza, così come con Arteaga. Talento se ne vede ma con questi ragazzi giovani serve pazienza».
PRIMA DA PRIMO: «E’ la mia prima settimana gestita in autonomia. Ho detto alla squadra che sono più emozionato io di loro, ci tengo tantissimo a far bene, prima per il Palermo e poi per me. Ho avuto grande disponibilità dai giocatori, sono sicuro di aver trasmesso alla squadra quanto ci tengo. Ho mal di pancia da un paio di giorni, ma mi piace. Ero fuori dall’Italia quando è successo il tutto e sono arrivati messaggi da giornalisti e amici riguardo ad un mio probabile impiego in panchina, ma dall’interno non era arrivato nulla. Quando ho incontrato il presidente Zamparini ero aperto a qualsiasi cosa. Sapevo che era una responsabilità importante dare la panchina a uno come me, con poca esperienza».
CRISTANTE-MARESCA: «Cristante sta bene, può giocare sin dall’inizio. Maresca? Per un allenatore e importante avere tutti a disposizione. Anche lui sarà convocato, ha caratteristiche uniche nella nostra rosa ed è importante averlo a disposizione. Non si è allenato con la squadra quindi ha più difficoltà fisiche degli altri.
IACHINI: «Ero via quando è successo il tutto, e l’ho subito chiamato chiedendo se ci fossero novità, se sarebbe tornato, ma lui mi ha risposto di no».