Vivarini presenta Catanzaro-Sudtirol: «Sarà gara diversa dall’andata»
Alla vigilia del match contro il Sudtirol, il tecnico del Catanzaro Vivarini si è espresso nel corso della consueta conferenza stampa.
Di seguito le sue parole:
«Abbiamo lavorato sui nostri errori, con l’obiettivo di continuare a crescere e migliorarci, come squadra, soprattutto in questo tipo di partite dall’esito non scontato. Allora dobbiamo assolutamente affinare i meccanismi. Da allora, hanno rafforzato il pacchetto avanzato ma mantenuto l’assetto difensivo, modificando un po la fase di possesso, almeno da quanto abbiamo avuto modo di vedere noi – osserva Vivarini -. Sarà una gara diversa dall’andata, contro una squadra che si difende molto bene perciò sarà difficile trovare il gol, ma dobbiamo dare ritmo per cercare di ottenere la vittoria. Per far bene contro quegli avversari che hanno l’acqua alla gola – continua – dobbiamo almeno ‘pareggiare’ il loro livello di agonismo e cattiveria, per poi tirar fuori la nostra organizzazione e le nostre qualità».
«Quando la partita è ‘maschia’, dobbiamo esserlo anche noi. La nostra forza, lo scorso anno, è stata quella di pensare una partita per volta, senza mai dare peso all’obiettivo, senza aver mai parlato apertamente di vittoria del campionato e quest’anno è la stessa cosa! Abbiamo un intero girone di ritorno da affrontare – sottolinea -, ma dobbiamo migliorare come squadra, inserire i giovani e, a questo proposito i frutti si vedono. Non mi riferivo certo alla volontà della società, anzi, la nostra forza è sempre stata l’unione tra tutte le componenti – rivela -. Piuttosto, alludevo alle oggettive difficoltà nel fare mercato”, dice, spendendosi nuovamente sulle qualità di Petriccione – in odore di titolarità – il quale “dispone delle qualità di Ghion e si sposa con i canoni che ci si aspetta in quel ruolo. Se vogliamo continuare a far cose eccezionali, c’è bisogno di tutti, specie di coloro che, subentrando, devono essere convinti di far parte di un grande progetto e i ragazzi lo stanno dimostrando. Accetto sempre i mugugni, da professionista, perché nel calcio ci sta – afferma, per l’appunto -, ma è importante che la squadra non venga condizionata. Io vivo la città, la ‘sento’: abbiamo una forza clamorosa! Il gol del pareggio contro l’Ascoli lo ha fatto la gente! Ho rivisto quel Ceravolo che ci ha portato in alto lo scorso anno, perché in questo momento possono esserci delle difficoltà che vanno accettate, ma noi dobbiamo farci valere con altre ‘armi’ tra cui il pubblico. Curva, Distinti, tribune, dobbiamo essere corpo unico, remare per il bene della squadra e, se riusciamo in questo, arriveremo bene alla fine campionato, poi chissà cosa accadrà – prosegue, appellandosi alla tifoseria -. L’importante è mantenere l’unione che c’è sempre stata, anche per aumentare la nostra immagine sul piano nazionale».