Vittorio Feltri: «Zamparini, perchè? Il miglior presidente di tutti i tempi sta distruggendo tutto»
“Dispiace che il Palermo sia ancora nei guai e viva una situazione di classifica peggiore di quella dello scorso anno. È un squadra gloriosa che ha dato tanti ottimi giocatori al calcio italiano e che sotto la presidenza di Zamparini, tra alti e bassi, più alti che bassi, ha soddisfatto i propri tifosi, talvolta disputando campionati di buon livello. È pur vero che le imprese umane hanno sempre un inizio e una fine, ma nel caso del Palermo (la quinta città italiana per numero di abitanti) si sperava che il declino non avvenisse tanto presto. Non ci avventuriamo in una analisi tecnica della crisi in atto, ma ci limitiamo a qualche osservazione che definiremmo di costume. Premettiamo che Zamparini è stato ed è non soltanto un eccellente imprenditore: ha costruito con le proprie mani un impero solido e con la squadra è riuscito ad arrivare dove i suoi predecessori al vertice della società non si sognarono neppure di giungere. Pertanto giù il cappello davanti all’uomo. Ma anche lui ha i suoi difetti e noi, che pure gli siamo amici, anzi giusto per questo, glieli facciamo notareIl più grave riguarda i suoi rapporti con gli allenatori che seleziona lui stesso per affidare loro la gestione della rosa degli atleti, le tattiche e le strategie da adottare in campo. Abbiamo perso il conto di quanti egli ne abbia cambiati in oltre un decennio. Ma sappiamo che ha mandato in panchina fior di maestri di calcio; con tutti, anche con costoro, prima o poi – di norma prima – ha litigato e li ha cacciati a torneo in corso, salvo riprenderli qualche mese dopo in una girandola ubriacante di mister dotati di biglietto d’andata e ritorno. Quello che durò più a lungo fu Guidolin, un grande tecnico come dimostra la sua impeccabile carriera in Veneto, in Friuli e a Bologna, dove ottenne risultati sensazionali in rapporto alla qualità dei calciatori a sua disposizione. In Sicilia Guidolin si confermò uno specialista di talento, trascinando il Palermo nella zona europea della graduatoria. Un miracolo. Nonostante ciò, per motivi che non rammento, fu licenziato. La stessa sorte, indipendentemente dal rendimento della formazione, è toccata a una folla di trainer. Un duro colpo al posto fisso (tanto amato dagli italiani) è stato dato proprio da Zamparini, il quale quando gli girano storti i palloni, invece di picchiare la moglie impone ai suoi allenatori di togliere le tende. Quando ne mette alla porta due o tre durante la stessa stagione, nessuno ormai si stupisce. E semmai tutti ci meravigliamo allorché ne risparmi uno dalla lettera di benservito o, meglio, malservito. Saremmo curiosi di sapere direttamente da lui quali siano le ragioni che lo inducono ad agire sistematicamente in questo modo, tradendo una insofferenza patologica nei confronti degli allenatori. I quali non lavorano gratis per cui i loro molteplici stipendi graveranno sulla serenità del presidente e anche sui bilanci aziendali. Attendiamo lumi, mentre auguriamo a Corini le migliori fortune.”. Questo quanto scritto da Vittorio Feltri su “Tuttosport”.