“Com’è vivere a Rimini in inverno? Ho letto che a fine carriera ti piacerebbe trasferirti laggiù. «Sono molto legato a Rimini perché è la prima città in cui ho giocato dove c’è il mare, e venendo da una località costiera la presenza del mare è fondamentale. Un’altra cosa per me molto importante è la tranquillità. Odio il traffico. Non so ancora dove andrò a vivere. Rimini è una possibilità. In questi anni io e mia moglie siamo stati da Dio a Mondello, per le stesse ragioni: il mare, la tranquillità». A quali luoghi di Palermo sei particolarmente legato della città? «Abitiamo a pochi passi dalla piazza di Mondello, un luogo che adoriamo. Poi c’è il santuario di Santa Rosalia. Quando vengono a trovarmi amici da fuori, il santuario è una tappa obbligata. C’è anche la zona dei due teatri. Non amando il traffico non vengo in città molto spesso, quando lo faccio è per visitare il patrimonio architettonico di questa città. Come sempre accade nel sud, è pieno di luoghi eccezionali lasciati al degrado e all’abbandono. Per fare un esempio, non sono ancora riuscito a vedere l’interno dello Spasimo: quando ci ho provato l’ho trovato chiuso»“. Questo quanto riporta l’edizione odierna de “La Repubblica”.