L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta un’intervista al doppio ex di Palermo ed Entella Bruno Tedino il quale ha parlato della sfida playoff di martedì, ma non solo. Anche della sua esperienza in rosanero.
Ecco le sue parole:
«Sono un doppio ex, normale che viva questo spareggio in modo particolare. Mi aspetto una partita tirata, sono due delle tre che ho indicato come favorite e che potrebbero andare in finale. E la terza? Il Padova. Per qualità di organico e per quello che ha conquistato negli ultimi tre campionati, 208 punti, è la squadra più forte. Differenze tra Palermo e Entella? Il Palermo ha un’ottima tenuta, è molto rapido e con le sue verticalizzazioni può mettere in difficoltà un avversario, ben strutturato fisicamente, che sulle seconde palle e sui calci piazzati, ha qualcosa in più. All’Entella, però, mancherà Schenetti, assenza pesante considerato il suo indice di pericolosità».
«Baldini? Anni fa, con Silvio siamo stati insieme per un paio di giorni a seguire le partite del Viareggio. Quelle immagini non le ho cancellate. Baldini è unico, vive la vita alla sua maniera, ha un’infinita esperienza ed è fondamentale che, in questo momento, sia alla guida dei rosanero, in grado di assorbire gli aspetti negativi. Un valore aggiunto. Baldini scatenato dopo il pareggio ottenuto sul filo di lana? Siamo uomini anche noi. Non è facile, quando la tensione aumenta rimanere distaccati e non dire parolacce. Il Palermo ha rischiato? L’ho visto dal vivo al “Nereo Rocco”: un inizio straripante e nella ripresa c’è stata la reazione della Triestina che poi si è ripetuta al “Barbera.” Il Palermo ha fatto fatica, ma ha trovato la forza di resistere ed anche questo è un pregio».
«Se mi aspettavo 25 gol da Brunori? No, però immaginavo che sarebbe stato un attaccante decisivo, in questa categoria è un lusso. Se ricorda, glielo dissi ad agosto. La storia è piena di calciatori formidabili che sbocciano in ritardo. Bisogna trovare l’occasione giusta. Adesso ha le credenziali per sfondare in B e in doppia cifra. Deve crederci e, per come lo conosco, è dotato di autostima. Da ragazzo intelligente, sa come comportarsi. Sarà soprattutto carico e da ex farà di tutto per portare il Palermo alla vittoria. Questo è il messaggio che dà a sé stesso e ai compagni».
«Se ho avuto altri rosa alle dipendenze? Valente: sono stato io a volerlo a Pordenone e a lanciarlo tra i professionisti. In campo dà spettacolo. E poi Massolo. Con l’Entella era chiuso, c’erano quattro portieri, lui aveva mercato ed è stato ceduto. Ha tenuto in piedi la qualificazione parando un rigore. Carattere meraviglioso, sono contento che si sia ritagliato uno spazio di rilievo perché lo merita».