Brutti incidenti quelli verificatisi in Salernitana-Napoli ai danni di alcuni tifosi partenopei.
Due donne e un uomo sono stati aggrediti da alcuni tifosi di casa. Ecco la testimonianza di Emilia ai microfoni di “CN24 TV“:
“Sono stati momenti difficili, siamo miracolati. Siamo stati coinvolti in tre in un’aggressione. Mi ero accostata ad un tornello con degli steward e dei tifosi a cui non avevo fatto caso. All’ingresso hanno riconosciuto il nostro accento napoletano e hanno iniziato a inveirci contro. Ci hanno rincorso, c’erano le camionette dei poliziotti ferme a cui ho chiesto aiuto, ho implorato aiuto ma non hanno fatto niente. Ci hanno salvato gli steward.
La mia giacca stava andando a fuoco per via della cicca di sigaretta: siamo scossi, quelli non erano tifosi ma persone depresse che volevano solo creare delle questioni. Anche in ospedale c’era un gruppo di tifosi che provava a inveirci contro e quando abbiamo voluto sporgere denuncia il poliziotto non ci ha fatto entrare dicendo non ci fosse il tempo. Sono in contatto con la DIGOS, valutano i filmati. Noi non li abbiamo ancora visionati. Mia mamma ha già perso un figlio, vedersi in una situazione così l’ha avvilita e non riesce a riprendersi: è stata un’aggressione barbara e ingiustificata”.