Violenza a Palermo: l’arbitro aggredito, Aia e Figc alzano la voce

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’aggressione ad un arbitro ad Altofonte, a Palermo.

La violenza sugli arbitri torna a far discutere dopo l’aggressione subita da Nicolò Melodia di Trapani nella partita di Prima Categoria tra Altofonte e Iccarense, notizia riportata ieri dal Giornale di Sicilia. Nei confronti di Melodia sono arrivati messaggi di solidarietà dalle istituzioni, sia calcistiche che politiche.

«Non ci sono motivazioni che possano giustificare un atto così deprecabile – spiega Sandro Morgana, presidente della Lnd Sicilia -. Nel calcio si può vincere e si può perdere e tutti possiamo commettere degli errori, ma è giusto che si sappia che la violenza non trova accoglienza presso la nostra organizzazione e, pertanto, sarà combattuta con tutti i mezzi che il regolamento ed il codice di Giustizia sportiva mettono a nostra disposizione. Esprimo solidarietà all’arbitro Melodia di Trapani e a tutta la struttura arbitrale facendo presente che l’organizzazione sportiva che ho l’onore di presiedere vigilerà a fianco di tutti coloro che spendono la propria vita per l’affermazione dei principi di legalità e giustizia nel territorio siciliano».

L’aggressione ai danni di Melodia è solo l’ultima in ordine di tempo in Italia. Per questo motivo la Figc, insieme all’associazione arbitri, sta pensando di istituire un tavolo di lavoro sul tema. «Vietato chiudere gli occhi, vietato ignorare il problema – ammette il presidente Figc, Gabriele Gravina – la Federazione ritiene opportuno istituire un tavolo di lavoro con la finalità di individuare le più opportune iniziative al fine di contrastare il deprecabile fenomeno della violenza nei confronti degli arbitri che ancora oggi attanaglia il nostro sistema».