«Ho deciso di telefonare alle redazioni di alcuni giornali per dire che contro di me c’è solo un teorema, un accanimento. Non ho mai incontrato Zamparini. E Giammarva l’ho rivisto per caso dopo un anno, al bar Chiosco di via Libertà. Io ero con un amico, lui con altre persone. Ci siamo messi a parlare, mi ha spiegato che stava per nominare i componenti dell’organismo di vigilanza. E io gli ho detto che avevo esperienza in materia. Così ha deciso di nominare me». Queste le parole di Andrea Vincenti, figlio del Gip Cesare Vincenti, rilasciate a “Repubblica.it” in merito al processo Zamparini.