Un top club europeo è accusato di combine. Si tratta del Benfica, finito sono sotto indagine per una gara poco chiara. Trattasi della partita contro il Rio Ave del 23 aprile 2016 che valse il titolo. Sono quattro giocatori della squadra presumibilmente coinvolti: Cassio, Marcelo, Nadjack e Roderick Miranda. Tutti loro sono stati già chiamati dalla Polizia che ha provveduto al sequestro di cellulari e computer portatili, due dei quali già restituiti ai proprietari. “Nessun coinvolgimento. Vogliono denigrare il nostro nome e le nostre vittorie”. Si è difeso così il club portoghese, che sul proprio sito ufficiale ha pubblicato un comunicato negandone il coinvolgimento. Ecco quanto si legge:
1) Il Benfica è totalmente inconsapevole dell’esistenza di questo processo;
2) nega qualsiasi coinvolgimento del club in questa situazione e garantisce che tutti i responsabili della promozione e della divulgazione di questa calunnia saranno punibili penalmente;
3) un’indagine più attenta è sufficiente a dimostrare la falsità di questa denuncia, tenendo conto che dei quattro giocatori invocati uno era in Spagna, un altro non era stato convocato (fuori per squalifica) e gli altri due erano stati curiosamente indicati dalla critica generale del critico come due dei migliori in campo da parte del Rio Ave;
4) questa notizia fa parte di una vasta campagna montata ad arte per destare sospetto e denigrare l’immagine del Benfica e il merito delle sue vittorie sportive, in un modo piuttosto approssimativo, in cui i fatti stessi e le persone sono state coinvolte anche se non stavano nemmeno giocando nei club avversari, e con storie anticipate nei social network in pagine associate alle squadre rivali.
5) il Benfica si aspetta che le autorità e la giustizia svolgano il loro lavoro per il rapido e approfondito chiarimento di questa spiacevole situazione;
6) il Benfica si occuperà fino in fondo di queste situazioni, una per una, e non si fermerà fino a che i responsabili di questa campagna diffamatoria non subiranno tutte le negative conseguenze”.
Di seguito la clip della partita incriminata: