Vialli sul Chelsea: e Abramovich riceve 30 offerte
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Chelsea e su Vialli interessato al club.
Le strade del Chelsea e di Gianluca Vialli potrebbero nuovamente unirsi. L’ex giocatore e allenatore dei Blues, infatti, fa ufficialmente parte del consorzio Blue Football Consortium di Nick Candy, interessato all’acquisto del club. Candy è un imprenditore immobiliare che finanzia anche il partito conservatore. Un suo portaparola ha confermato la partecipazione di Tifosy, di cui Vialli è uno dei co-fondatori, nella proposta presentata ieri sera che prevede un’offerta superiore ai 2 miliardi di sterline.
Dichiarazioni La nota del gruppo di Candy riporta: «La ditta Tifosy (società operante nell’ambito di consulenza sportiva e di soluzioni finanziarie, n.d.r.) accompagnerà la nostra offerta. Il contributo che Tifosy ha già fornito nell’analisi dei dati e del business è stato eccezionale». Il 49enne inglese ha indicato che intende includere anche un rappresentante dei tifosi dei Blues nel consiglio d’amministrazione. Candy, anch’esso supporter del club della capitale, aspira inoltre a ri-sviluppare in maniera sostanziale Stamford Bridge. Lo stadio del Chelsea, situato in uno dei quartieri più chic della metropoli inglese, ha infatti una capienza molto limitata (41.837) se confrontata ad altri top club europei.
Quattro anni Vialli giocò nei Blues tra il 1996 e il 1998, fu player-manager fino al 1999 e rimase come allenatore fino al 2000, tre anni prima dell’inizio dell’era Abramovich. Durante il suo periodo inglese, l’attuale capo delegazione della nazionale italiana vinse la FA Cup, la Coppa di Lega, l’ormai defunta Coppa delle Coppe e la Supercoppa Europea. Il cremonese ha dichiarato di ritenersi orgoglioso e privilegiato di essere potenzialmente il futuro custode della società londinese. Tuttavia, al consorzio guidato da Candy, il cui patrimonio personale è stimato in circa 1,8 miliardi di euro, la concorrenza non manca.
Wyss e Boehly Infatti, sono 30 le offerte che hanno raggiunto la Raine Group statunitense entro la scadenza delle 22 italiane di ieri. La banca americana, incaricata di gestire la vendita, vuole fare in fretta per evitare che il club incorra in problemi finanziari. Infatti, dopo che il Chelsea e altri beni inglesi dell’oligarca russo Roman Abramovich sono stati congelati dal governo inglese, la società dispone unicamente di una licenza limitata che le permette di operare fino al 31 maggio. Tra gli altri cartelli interessati all’acquisto, spicca quello formato dal miliardario svizzero Hansjorg Wyss, dall’americano Todd Boehly (uno dei proprietari della squadra di baseball Los Angeles Dodgers) e dall’uomo d’affari inglese Jonathan Goldstein, tifoso del Tottenham. L’offerta presentata da questo gruppo oscillerebbe tra i 2,4 e i 3 miliardi di euro. Un’altra attendibile candidatura è rappresentata dalla famiglia statunitense Ricketts, proprietaria della squadra di baseball dei Chicago Cubs, e dal miliardario Ken Griffin, operante nel settore dei fondi speculativi. I Ricketts hanno guidato i Cubs alla vittoria delle World Series nel 2016 e hanno recentemente rinnovato l’impianto di Wrigley Field. Oaktree Capital Management, che ha assicurato un finanziamento di 250 milioni di euro all’Inter nel 2021, è un ulteriore potenziale acquirente del club inglese.
C’è Coe Infine, tra le parti più importanti interessate al Chelsea, si annovera anche un altro illustre supporter dei Blues, l’ex mezzofondista e attuale presidente di World Athletics Sebastian Coe. Il sessantacinquenne ex atleta fa parte del cartello guidato dall’ex presidente di British Airways Martin Broughton, che nel 2010 è stato, per un breve periodo, anche chairman del Liverpool.