Viali presenta Reggiana-Sudtirol: «Vietato rilassarsi»

In vista della sfida contro il SudTirol in programma domenica il tecnico della Reggiana William Viali è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match:

«I risultati accelerano la consapevolezza, ma vietato rilassarsi, bisogna sempre essere attenti e giocare al massimo anche per rispetto a tutti gli abbonati che ci sono vicini. Dobbiamo essere bravi, dimostrando che ci meritiamo tutto il calore ed il sostegno che danno. È necessario continuare a lavorare per aumentare l’affiatamento tra i giocatori e il livello generale. – prosegue Viali come riporta Tuttoreggiana.com – Non mi aspettavo questo inizio, ma ci speravo. Ora dobbiamo continuare con questo approccio mentale che è fondamentale nel calcio perché può capitare anche una giornata no a livello tecnico-tattico, ma se non si è presenti con la testa le partite non si vincono.

SudTirol? Affrontiamo una squadra che sa quello che fa, ha cambiato leggermente lo spartito cercando di tenere più la palla, una squadra che ha fatto più o meno quello che stiamo facendo noi e che ha più affiatamento. Conosco bene l’ambiente e posso dire che so cosa aspettarmi, dobbiamo essere bravi a resistere e a restare in partita dal punto di vista mentale. – prosegue ancora il mister facendo il punto in casa emiliana – Abbiamo qualche problemino con Lucchesi, che ha riscontrato un problema alla caviglia, e Marras, che ha accusato un sovraccarico muscolare. Pertanto stiamo pensando se rischiarli o meno. Per il resto tutti sono andati bene in questi giorni a parte ovviamente Girma che non gioca da più di sei mesi. Abbondanza? Non è ancora il nostro caso, abbiamo qualcuno da recuperare al massimo, ma devo dire chi i nuovi hanno alzato sicuramente il livello.

Presidente? Ci eravamo già parlati, è sempre una persona strepitosa che mi cerca sempre di insegnare la tattica. Scherzi a parte è un uomo che è dentro questo mondo da più tempo di me, simpatico e disponibile. Non conoscevo la storia dell’azienda e la determinazione che ci ha messo per raggiungere il posto dove è ora, è sicuramente un esempio da seguire».