Il portale online de “Il Corriere della Sera” si sofferma su quanto trovato dai Carabinieri all’interno del covo di Matteo Messina Denaro.
Amava il lusso, le griffe e le sneaker. Prada, Vuitton: sono decine le scarpe trovate nell’abitazione usata dal boss Messina Denaro nell’ultimo anno della sua latitanza trascorsa a Campobello di Mazara, centro a 8 chilometri dal paese d’origine del padrino, Castelvetrano. Nella casa, un appartamento in pieno centro abitato, circondato da palazzi, c’erano anche pillole per potenziare i rapporti sessuali e profilattici, segno che la nota passione del boss per le donne non è venuta meno neppure durante la latitanza. I magistrati stanno cercando di ricostruire se abbia goduto di compagnie femminili.
L’abitazione, ordinata, pulita e con il frigo pieno, era intestata a Andrea Bonafede, geometra che aveva «prestato» l’identità a Messina Denaro.Trovati anche profumi costosi e occhiali Ray ban — antica passione del padrino che nasconde con le lenti un evidente strabismo — ricevute di ristoranti. A quanto pare Messina Denaro, trovato in possesso di un cellulare che sarà esaminato, conduceva una vita assolutamente normale. Usciva, andava a fare la spesa. Ma nessuno dei suoi vicini sospettava che l’uomo della porta accanto fosse la primula rossa di Cosa nostra. Nel corso della perquisizione non sarebbero stati trovati documenti: dato che spinge gli inquirenti a ipotizzare che il boss per nascondere il suo tesoro usasse un altro luogo.