Il tecnico del Lecco, Emiliano Bonazzoli, ai microfoni de Il Secolo XIX, del momento del club e della prossima sfida contro la Sampdoria.
Di seguito le sue parole:
«Merito dei calciatori. Quando sono arrivato avevamo un punto, ci hanno messo la voglia di venirne fuori. Hanno iniziato a volere la palla tra i piedi, a metterci personalità. Bravissimo Malgrati: lui era già il vice dall’inizio, conosceva i ragazzi, c’è tanto di suo nel cambio di modulo: con lui e il collaboratore Nenciarini lavoriamo in gran sintonia. Siamo bravi a cambiare pelle, attendisti o propositivi in base alla gara. Nell’ultimo successo col Bari, Buso è stato bravo a crederci sul colpo di testa di Novacovich, i risultati danno fiducia, ora ci fiondiamo sulle palle sporche. La piazza ci segue al 100%, ora i tifosi ci credono insieme a noi, stadio pieno, settemila spettatori e 700-800 in ogni trasferta. Non vedo l’ora, torno con grande piacere in uno stadio che mi ha dato tante gioie. Qualche gol l’ho segnato, ho giocato in A, ho provato il blasone dell’Europa e ci ho pure lasciato due legamenti crociati».
«Spiace che la Samp sia scesa di categoria, mi è rimasta nel cuore insieme ai suoi tifosi, non sarò sempre stato continuo ma ho sempre dato il massimo. Faremo la nostra partita come a Pisa, Palermo, Reggio Emilia. La Samp vorrà riscattarsi dopo Brescia, a Marassi c’è tanta spinta, sarà dura ma vogliamo fare punti. Pirlo? Mi piace la sua idea di calcio offensiva, la ricerca del gol con il palleggio, sapendo però variare strategia. Per le vicissitudini estive la rosa è stata costruita in poco tempo, l’obiettivo è la salvezza, possibilmente tranquilla».