L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulle probabili formazioni del match di questa sera tra Italia e Turchia.
Gonfiare le vele nella notte del Dall’Ara. Spalletti confida di avvicinarsi all’Europeo con un vento favorevole. Subito un bel test con la Turchia di Montella, Çalhanoglu, Yildiz e Yazici. Un pieno di fantasia a cui risponderà anche l’Italia. E’ un esame per Orsolini, padrone di casa a Bologna. Lorenzo Pellegrini assisterà Retegui, centravanti eletto in attesa di misurare Scamacca, arrivato ieri mattina a Coverciano. Chiesa si muoverà sulla fascia sinistra e taglierà verso il centro per favorire gli allunghi di Dimarco. Tra i pali toccherà a Vicario. Tandem formato da Jorginho in regìa e Cristante più libero di sganciarsi.
Doppio mediano per stabilizzare il centrocampo. Fase difensiva a quattro, costruzione a tre con Di Lorenzo accanto a Mancini e Bastoni. Barella, affaticato, partirà dalla panchina. Non inganni il modulo nominale e di partenza (4-2-3-1), l’Italia si muoverà dentro il calcio dinamico predicato da Spalletti. La lieve variazione rispetto alla tournée americana è presto spiegata: se difendi contro una sola punta, ha spiegato il ct, meglio disporsi a quattro (con i rientri dell’esterno più difensivo) e succederà con Albania, Spagna e Croazia.
Se troveremo due punte e un trequartista (o una mezzala offensiva) diventerà più marcata la tendenza verso il 3-4-2-1 in fase difensiva. Di base, nel solco guardiolesco, l’equilibrio verrà garantito da tre centrali e due mediani. Pressione, riaggressione, ricomposizione le leggi scolpite sulla lavagna di Spalletti. Calafiori e Folorunsho (ieri in alternativa a Pellegrini, l’unico lieve dubbio) debutteranno in corsa. Nel secondo tempo entrerà anche Fagioli.