L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha riportato un’intervista a Daniele Verde, calciatore dello Spezia napoletano di nascita.
Ecco le sue parole in merito anche alle sue origini:
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha riportato un’intervista a Daniele Verde, calciatore dello Spezia napoletano di nascita.
Ecco le sue parole in merito anche alle sue origini:
«Nella mia testa qualcosa è scattato con la nascita di mia figlia Diletta. Io avevo sempre voluto la palla nei piedi per divertirmi, ma da un po’ di tempo ho imparato a sacrificarmi, ad aiutare i compagni. Mi dicono che faccio solo gol spettacolari, ma quel gusto per la cosa bella me la porto dentro da quando ero bambino: la giocata non la penso, la faccio. È il calcio della strada, quello più divertente. È istinto, passione. Napoli? A Napoli giocavo nei vicoli, nei cortili, dove capitava. Con una porta o due, con il campo dritto o storto. Dribblavamo le macchine, sfondavamo tutto. Però che bello. Quella era magia».