Ventura: «Non vedo grandi differenze fra Palermo, Venezia, Como e Cremonese»
L’edizione odierna de “Il Corriere del Veneto” ha realizzato una lunga intervista a Gian Piero Ventura il quale si è espresso in merito al campionato di B.
Giampiero Ventura, da doppio ex alla guida delle due squadre: Pisa-Venezia, domani all’Arena Garibaldi, può essere un trampolino di lancio per il Venezia? «Il Pisa è stato molto altalenante quanto a rendimento casalingo, sinceramente non credo sia impossibile che il Venezia possa andare a vincere. Allo stesso tempo, io che ho allenato entrambe le squadre, posso dire che vincere a Pisa, in un ambiente così caldo e in quella che è a tutti gli effetti una fossa dei leoni, non è affatto facile per nessuno. E non lo sarà neppure per il Venezia domani».
A bruciapelo: il Venezia può conquistare la promozione diretta in Serie A? «L’ho visto giocare parecchie volte ma una sola volta dal vivo, a Bari. E mi fece una grandissima impressione. Vinse dominando, sia nei singoli che nel gioco, Vanoli è stato bravissimo a costruire una squadra che ha un’identità precisa anche quando cambia modulo».
A proposito di moduli: nelle ultime due partite è ricomparsa la difesa a tre. Lei che cosa ne pensa? «Ho allenato per tanti anni e ho usato sia la difesa a tre che a quattro. Vanoli non è uno sprovveduto, sa bene come gestire gli uomini a sua disposizione. Se ha cambiato significa che ha ritenuto opportuno che fosse il momento adatto per farlo. Penso andrà avanti su questa strada, con il Modena è stata una partita sfortunata, non ho visto grossi errori difensivi».
Pohjanpalo può vincere il titolo di capocannoniere? «Per quanto visto finora se la giocano lui e Coda, che mi paiono quelli più continui e che i gol li hanno sempre fatti. Pohjanpalo mi piace, è dominante, spesso si trova nella posizione giusta e ha una squadra che gioca per lui, nel senso che lo mette nelle condizioni di segnare. Ha compagni di reparto molto attenti e capaci, meriterebbe di fare il salto in Serie A».
Quale può essere il punto debole del Venezia? «Ho saputo delle difficoltà finanziarie del club e così mi spiego la cessione di Johnsen a una diretta concorrente, perché non l’avevo proprio capita. Ecco, questo può essere un elemento di disturbo, dovranno essere bravi direttore e allenatore a tenere la squadra al riparo dalle vicende extra campo. Si dice sempre così, poi nella realtà non è affatto semplice».
Guardando classifica e risultati, quali sono le sue personali favorite per la promozione in Serie A? «Al di là dei punti di vantaggio, il Parma ha mostrato di avere qualcosa in più di tutte sotto ogni punto di vista. Le altre quattro in lotta sono più o meno tutte sullo stesso livello. Non vedo grandi differenze fra Palermo, Venezia, Como e Cremonese. Hanno tutte società forti, mi dispiace dei problemi del Venezia perché mi pareva un gruppo molto solido. Ma se ci sono alcune difficoltà bisogna per forza tenerne conto, perché sono un elemento nella corsa al secondo posto».