Gian Piero Ventura ha rilasciato un’intervista a “One More Time” tornando a parlare della sua esperienza da ct della Nazionale Italiana.
Ecco le sue parole:
«Ho commesso due grandi errori nella mia carriera: diventare ct della Nazionale e non lasciare tutto prima dello spareggio con la Svezia. Allenare la Nazionale sarebbe stata la ciliegina sulla torta, non potevo rifiutare. Prima della firma, mi chiamarono: “Aspetta, la politica è intervenuta. Non ti vogliono come ct”, dovevo capire che sarebbe andata male”. Dopo la sconfitta con la Spagna mi sarei dovuto fermare, non per il mio bene ma per l’Italia. I presupposti per perdere con la Svezia c’erano tutti. Quel fallimento è stato epocale ma trovo ingiusto che debba essere ricordato solo per quello. Ho pagato per i miei errori: 35 anni di carriera nel calcio non si cancellano così. Ritorno in panchina? Perfino gli assassini hanno una seconda chance, anche io volevo riprendermi la mia vita».