In vista della gara di domani sera dal big match del ‘Ferraris’ contro la Sampdoria, il tecnico del Venezia Vanoli si è espresso in conferenza stampa anche alla luce della sua assenza sulla panchina in seguito all’espulsione rimediata nel turno scorso.
Di seguito le sue parole:
«Dispiace, penso anche io ci sia da migliorare su questo atteggiamento, anche se talvolta l’evoluzione della partita ti porta a mettere in mostra il tuo carattere. Penso anche che a volte la classe arbitrale debba avere più personalità nel dialogare con serenità, ho visto Thiago Motta l’altra sera, per il rigore non concesso ha giustamente sbraitato e l’arbitro altrettanto giustamente alla fine gli ha dato solo il cartellino giallo. Sono consapevole di avere certi atteggiamenti e chiedo scusa se qualcuno si è sentito offeso, però penso che in questa circostanza la capacità di un arbitro e di un quarto uomo di personalità sia calmare gli animi. Si sta andando in una direzione di conflitto ancora più forte, secondo me quando c’è dialogo anche l’allenatore è più propenso ad accettare e capire che ha in mano la partita. Capisco che arbitro e quarto uomo debbano essere più severi ma, secondo me, non è giusto a volte pagare per quello che è successo in vetrine più importanti. Sotto questo aspetto gli arbitri di una volta avevano più personalità. Prima del rosso c’è anche il giallo, sarebbe bastato in questa circostanza, però va bene, come ho sempre rispettato l’anno scorso le decisioni lo farò anche questa volta, ho uno staff preparato e dei giocatori maturi, anzi ho giocatori ancora più esperti, non solo Modolo ma anche Gytkjaer che possono essere allenatori in campo. La Sampdoria sulla carta è tra le favorite per il campionato, ha cambiato tanto, sarà difficile, ma dobbiamo guardare a noi stessi e dovremo essere pronti a giocare in un palcoscenico unico come Marassi. Questi per noi sono tutti esami, a fine girone d’andata tireremo le somme e capiremo il vero obiettivo, quello attuale, secondo me, è ripetere le prestazioni viste in queste partite».
«Tra poco chiuderà il mercato e quindi anche la telenovela Pohjanpalo: “Penso che bisogna fargli i complimenti perché dal primo giorno ad oggi ha dimostrato di essere un grandissimo professionista, ha lottato, si è sempre allenato bene, con voglia. Sotto questo punto di vista ho sempre dormito sogni tranquilli. Il club sta facendo il massimo, sono convinto che Joel voglia restare a Venezia. Stiamo bene, siamo in fiducia, la prestazione con il Cosenza è stata buona, ci sono mancate un po’ di fortuna e un pizzico di lucidità nella finalizzazione ma penso i giocatori stiano crescendo, siamo sulla strada giusta».
«Penso che sia giusto che quando si ristruttura qualche cosa si inizi a mettere piano piano energia nuova, altrimenti si vive di passato. Ognuno ha la propria storia, Haps era nelle mie intenzioni tenerlo, ma il ds Antonelli mi ha detto che il Genoa lo rivoleva a tutti i costi, ho parlato con il ragazzo, là si era trovato bene e c’è in ballo la Serie A. Anche noi l’anno scorso abbiamo fatto delle scelte. Ho detto ad Haps che dovrà essere bravo allora a convincere il Genoa a fine anno, come ho detto anche al direttore, altrimenti è un continuo andare a tornare e non ci si può lamentare se si finisce fuori rosa. Per Fiordilino la storia è diversa, l’anno scorso per varie vicissitudini ha chiesto di andare via. Quest’anno è tornato e io da tecnico ho valutato la possibilità di prendere un ragazzo come Lella, in uscita quindi c’era Fiordilino, che ha caratteristiche diverse, ma ho anche Andersen volendo lì. Dobbiamo essere chiari tutti, altrimenti facciamo la solita minestra, io le cose le dico in faccia, ringrazio soprattutto Fiordilino come ho ringraziato Ceppitelli ed Haps, per lui va ringraziato anche lo staff sanitario, è tornato con un grave infortunio, abbiamo lavorato per rimetterlo a posto velocemente. Ora però anche i ragazzi che sono andati via dovranno essere bravi a convincere le loro squadre, o si sposa un progetto o è un continuo andare e venire, come detto prima, ad Haps gli ho detto che se dovesse tornare non dovrà sorprendersi se avrò preso strade diverse e non sarà considerato più importante».