Venezia, Vanoli: «Andiamo a Bari senza nulla da perdere. Infortunio Jajalo? Non sembrava così grave»

Paolo Vanoli, tecnico del Venezia, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Bari.

Ecco le sue parole:

«La rottura del legamento crociato di Mato Jajalo è stata una sorpresa per tutti, perché quando è uscito dal campo con il Cagliari non sembrava nulla di che. Un grandissimo in bocca al lupo per Jajalo: in questi pochi mesi che è stato con noi ha fatto capire che persona e giocatore è e ci ha aiutato a costruire la squadra com’è adesso. Devo dire che con questo ora dobbiamo essere ancora più uniti, compattarci. Dalle cose negative dobbiamo trarre le cose positive. I giovani si devono prendere più responsabilità così. Possiamo tutti insieme raggiungere questo importante obiettivo per noi. Sto pensando a dei cambi tattici, vediamo qual è la strada per riuscire a raggiungere e a far esplodere al meglio le caratteristiche dei miei giocatori. Sotto l’aspetto della crescita di questi ragazzi non ho dubbi. Dev’essere un’occasione anche per loro per dimostrare che sono cresciuti. Penso che a volte queste partite, come con il Bari, ti possono galvanizzare. Loro e noi siamo in forma. Non so quante persone ci saranno, ma non abbiamo nulla da perdere: dobbiamo giocare con personalità. L’abbiamo già dimostrato a Pisa e sono sicuro lo dimostreremo anche a Bari. Chiunque andrà in campo sono sicuro farà bene. Ho la fortuna di avere una rosa che può sostituire qualunque giocatore. Con Jajalo avevamo trovato una struttura, ma ora lo aspetto perché, come per Andrea Beghetto, anche da fuori, con un messaggio o facendosi vedere, possono dare una spinta in più al gruppo. Li aspetto. Il gruppo sta bene. Non so se farò cambi domani, devo ancora decidere. La sfortuna, però, è stata tanta quest’anno, ma il gruppo sta bene. Per noi, però, la strada è sempre quella. Lotteremo fino alla fine. Chi scenderà domani dovrà dare il meglio per il Venezia e per il gruppo. Ho parlato con Svoboda due settimane fa e gli ho detto in faccia quello che pensavo. Sono giocatori che devono cambiare mentalità, ma ci vuole tempo anche per questi giovani. Gli ho detto cosa gli mancava, ha avuto la sua occasione e se l’è presa. L’altro giorno con il Cagliari ha giocato lui e non Ceppitelli. Noi dobbiamo vedere il bene della squadra, non del singolo. Per me è un difensore che ha una gran visione di gioco, ma pecca in concentrazione. In queste due partite ha però dimostrato che vuole arrivarci e io sono contento per lui. E’ in crescita e sono contento per lui».