Venezia-Palermo, Valtolina: «La partita è stata in bilico fino all’ultimo»
L’edizione odierna de “Il Corriere Veneto” riporta un’intervista a Fabian Valtolina.
Stop and go. È questo l’atteggiamento con cui il Venezia si presenta ai nastri di partenza della prossima giornata di campionato. Domani c’è il Modena, una partita molto sentita per via degli ottimi rapporti fra le due tifoserie, tanto che Paolo Vanoli lo ha chiamato «derby» martedì sera, dopo il primo ko stagionale col Palermo. L’atteggiamento della squadra e dei tifosi rimane positivo e questo è un elemento che viene sottolineato anche da un ex come Fabian Valtolina.
Valtolina, come giudica la frenata del Venezia? «Sono passi falsi che possono capitare. Il Brescia non aveva mai perso nel momento in cui aveva affrontato il Venezia, il Palermo è una delle favorite per salire in A. Ci può stare, la cosa importante sarà adesso la reazione a cominciare da Modena».
L’ambiente è sembrato maturo nel gestire la situazione. Che cosa ne pensa? «Perdere non piace a nessuno, i tifosi non possono essere stati contenti, ma ho notato molta maturità all’interno dell’ambiente e della tifoseria. È il segnale che si crede nella squadra e nella dirigenza, è molto importante perché i giocatori percepiscono queste situazioni quando scendono in campo».
Come ha visto la squadra con il Palermo? «La partita è stata in bilico fino all’ultimo, il gol del 3-1 conta relativamente visto che la squadra era sbilanciata in avanti alla ricerca del pareggio. Bisogna accettare il fatto di poter perdere con il Palermo, ma in B puoi perdere contro chiunque. Basti vedere le difficoltà in cui si trova invischiata la Sampdoria. È così, questo campionato non fa sconti a nessuno».
L’esperimento Gytkjaer-Pohjanpalo ha funzionato secondo lei? «Secondo me possono giocare insieme, ma non in tutte le partite e non in tutte le situazioni. Hanno segnato un gol e hanno costruito un’altra occasione ancora più nitida. Io insisterei, in alcune situazioni questa coppia può essere un’arma importante».
Secondo lei il ritorno di Jajalo porterà ulteriori notizie positive? «Sarà un’arma in più rispetto a quelle a disposizione. Bisogna tenere conto che ha avuto infortuni importanti e servirà pazienza, ma se dovesse tornare quello che tutti conosciamo si alzerebbe tantissimo il livello».
Si aspettava che Pohjanpalo sarebbe rimasto? «Sinceramente non ne avevo la certezza, ma il fatto che abbia scelto di rimanere e rinnovare è un segnale di forza importantissimo dato a tutto l’ambiente. È il capitano, ha uno spessore internazionale e sta segnando con regolarità anche quest’anno. Può tranquillamente superare i 15 gol e mi auguro che sfondi quota 20. Se così sarà il Venezia potrà ambire a un traguardo importantissimo».