Venezia, Di Francesco si presenta: «Ho seguito i playoff e la vittoria contro mio figlio a Palermo»
Giornata di presentazione a Venezia. Il nuovo tecnico dei lagunari, Eusebio Di Francesco si è presentato alla stampa. Esprimendosi su vari temi, tra questi anche i playoff vinti.
Ecco le sue parole:
«Ringrazio il Frosinone, in particolare il presidente Stirpe, il direttore Angelozzi, i ragazzi straordinari e i tifosi che mi hanno fatto sentire come uno di loro. Siamo retrocessi immeritatamente, ma auguro al Frosinone di tornare in Serie A. Ho sempre scelto le persone prima della squadra e ringrazio il presidente del Venezia per questa opportunità».
A livello di modulo su cosa lavorerà?
«Oggi come oggi si parla più di principi di gioco, cercheremo di dare continuità alla linea a 3 come fatto a Frosinone. Davanti con due-tre attaccanti a seconda delle esigenze. Cosa può mancare? Creatività, voglio giocatori che sappiano fare l’uno contro uno. Tutti si lamentano che non si salta più l’uomo ed è importante in tal senso muoversi bene».
Cosa trasmetterà ai giocatori?
«L’equilibrio e la capacità di affrontare tutti i momenti. Oggi si va in ritiro e tutti siamo più belli e bravi perché nessuno è scontento da tifosi, stampa e giocatori. Poi l’allenatore deve fare delle scelte e lì cambiano le cose».
A Frosinone ha stupito per il bel calcio a tratti.
«Mi interessa di più l’obiettivo. Sì, abbiamo sorpreso certe squadre, ma nel girone di ritorno siamo rimasti senza la linea difensiva titolare. La differenza fra salvezza o meno è sottilissima, un punto lasciato per strada può fare la differenza».
Ha fatto nomi sul mercato?
«Stiamo scegliendo i giocatori insieme, non è poco. Cercando giocatori che completino la rosa. Mi auguro che arrivino prima possibile (ride, n.d.r.)».
Come vede Pohjanpalo e Joronen? Ha seguito il Venezia quest’anno?
«Una volta si diceva che servono il portiere ed il centravanti. Li ho seguiti, ho seguito il Venezia, che ha vinto anche contro mio figlio a Palermo. Sono tutti importanti sono ragazzi interessanti, una difesa solida .Già li vedevo attenti e applicati, dovranno esserlo ancora di più».