Venezia, anche la politica promette battaglia: “Non è questo il calcio che vogliamo!”

Sempre più caos in Serie B dopo che la Corte Federale D’Appello ha ridotto la pena al Palermo e ha permesso ai rosanero di rimanere in Serie B. Questa decisione ha cambiato le squadre che dovranno disputare i play out, ovvero Salernitana e Venezia. I lagunari non l’hanno presa bene e hanno intenzione di fare ricorso in tutti i modi possibili, intanto l’amarezza è tanta. L’edizione odierna di “La Nuova Venezia fa il punto della situazione, mostrando che la delusione è stata percepita da tutta la città. L’ufficio del sindaco Luigi Brugnaro sta seguendo in queste ore con particolare attenzione la vicenda dei playout a sorpresa imposti al Venezia dopo il ricorso parzialmente accolto che ha rimesso in pista il Palermo. Da Ca’ Farsetti si fa intuire che la “diplomazia” comunale si è messa in moto. In consiglio comunale giovedì, come ricorda il consigliere del Pd Rosteghin, l’opposizione ha chiesto alla giunta di seguire con la massima attenzione le sorti della squadra di calcio cittadina. «Abbiamo sollecitato un interessamento perché ovviamente siamo tutti preoccupati delle sorti della squadra», dice Rosteghin. «Al Venezia va tutta la nostra vicinanza e solidarietà. Ormai di calcio si parla più per le decisioni dei Tribunali che per i risultati in campo», spiega con amarezza Matteo Senno, presidente della commissione comunale Sport, «questa vicenda è assurda: il Venezia dopo aver atteso 25 giorni dall’ultima partita ora ha solo cinque giorni di tempo per preparazione una partita decisiva per restare in serie B. Rispettiamo le sentenze ma è evidente che chi non rispetta le regole la passa liscia e invece chi rispetta le norme si trova trattato in questo modo. Non è assolutamente giusto. Anche Tommasi, presidente dell’Associazione calciatori, contesta queste decisioni sulla vicenda Palermo», spiega il consigliere comunale confermando la vicinanza dell’Amministrazione veneziana alla società di Tacopina, che ha deciso di ricorrere alla giustizia amministrativa. «Siamo al loro fianco», ribadisce Senno. Il destino del Venezia si “consumerà” tra mercoledì 5 e domenica 9 giugno. «Ci sono giocatori a fine contratto che se ne sono già andati, altri chiamati in Nazionale», insiste Senno, «con queste decisioni si finisce con il penalizzare una squadra che si è sempre comportata correttamente. Lo dico chiaramente: non è questo il calcio che vogliamo!».