“«Il rischio c’è: assistere all’assurdità di un club, il Parma, penalizzato a vantaggio di un altro club, il Palermo, che poi non potrebbe avere i requisiti – in base alla circolare 54 della Figc – a usufruirne nel caso in cui fosse a sua volta penalizzato per irregolarità fiscali o mancate segnalazioni alla Covisoc. Per questo il Venezia ha “attenzionato” la Procura federale e continuerà a chiedere di venire ammesso come parte interessata al procedimento». Così Gianmaria Daminato, avvocato del Venezia, sintetizza uno dei tanti “cascami” dei processi che stanno agitando questa state calcistica italiana. Il Venezia, infatti, guarda con interesse la procedimento in corso contro il Parma (in relazione ai missaggi Watsapp inviati da Calaiò a due giocatori dello Spezia). Nel corso del processo di primo grado il Palermo è stato ammesso come “terzo controinteressato”, mentre il Venezia fu escluso: «Ma se presentata in primo grado – spiega Daminato -la richiesta può essere reiterata anche nei successivi gradi». Il Venezia, dunque, vigila su due fronti: «Attendiamo l’esito del primo grado e seguiamo l’evoluzione dell’indagine sel Palermo – spiega l’ad Andrea Rogg – Vede, noi abbiamo il massimo rispetto dei risultati sul campo, ma dobbiamo rendere conto ai nostri azionisti. Gli americani leggono i giornali, sanno che ci sono stati dei sequestri giudiziari ai danni del Palermo che però spera di essere ripescato. E non capiscono…»”. Questo l’attacco del Venezia dopo l’esclusione dal Tribunale Federale come parte interessata, riportata oggi da Tuttosport.