Il Venezia ritorna a sperare per il ripescaggio in Serie B, i lagunari sperano nella mancata iscrizione del Palermo al campionato cadetto. L’edizione odierna di “La Nuova Venezia” fa il punto della situazione in casa lagunare. «Motivazioni assurde». Andrea Rogg, amministratore delegato del Venezia, è esplicito nell’analizzare le motivazioni della Corte Federale d’Appello, ufficializzate dalla Federcalcio, che ha modificato la sentenza di primo grado sul Palermo del Tribunale Federale Nazionale: una retrocessione in Serie C commutata in penalizzazione di 20 punti da scontare nella stagione appena conclusa e una ammenda di 500 mila euro. E conseguente disputa dei playout. I giudici della Corte Federale Nazionale hanno scritto la bellezza di 65 pagine anche se i passaggi fondamentali sono quelli in cui viene scritto che “il quadro della condotta complessiva della società Us Palermo denota una situazione che… risulta palesemente incompatibile con qualsiasi concetto di etica sportiva” e che “la sanzione individuata dal Tribunale Nazionale Federale è del tutto corretta, mostrandosi come misura adeguata e proporzionale alla gravità delle violazione accertate”. Allora come mai la riduzione della sanzione? Questa è stata decisa per “insufficienza di prova” nella quantificazione delle voci di bilancio alterate e il loro effettivo impatto sull’iscrizione ai campionati “pur restando gravi le diverse violazioni accertate, peraltro reiterate nel tempo, indice di una gestione economico-finanziaria e patrimoniale della società lontana dalle regole di prudenza contabili, nonché dai principi di lealtà e probità”. Uscite le motivazioni, adesso si vedrà se la Procura Federale le impugnerà davanti al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni. «Noi non possiamo muoverci su questo campo» rileva ancora Andrea Rogg, «ma stiamo sempre valutando le mosse da fare in base al ricorso respinto dal Tar del Lazio». «La Corte Federale d’Appello» commenta sul piano strettamente giuridico Gianmaria Daminato, legale del Venezia, «riconosce di essere davanti ad episodi incompatibili con qualsiasi concetto di etica sportiva. Ha deciso di ridurre la sanzione per insufficienza di prove nella quantificazione di voci di bilancio alterate e il loro impatto sull’iscrizione ai campionati. È tutto un po’ bizzarro e illogico anche perché la stessa Corte ribadisce che la gestione economica e patrimoniale della società è stata lontana dalle regole di prudenza contabile e di principi di lealtà. E siamo in presenza di casi reiterati nel tempo». Domani a mezzanotte scadono i termini per le iscrizioni: Palermo, Chievo e Trapani sembra essersi messe in regola. «Serie B più lontana? Vediamo domani» taglia corto Rogg, «quando alle parole subentreranno i fatti, le regole devono essere applicate e non interpretate».