Venezia al terzo playoff. Nel 2018 l’eliminazione e Palermo qualificato: nel 2021 la promozione
L’edizione odierna de “La Nuova Venezia” si sofferma sulla gara che il Venezia giocherà contro il Palermo ripercorrendo i precedenti tra i due club ai playoff.
Sale l’attesa per rivedere in campo il Venezia che esordirà nei playoff in trasferta lunedì sera. Il fascino dei playoff dove tutto è possibile e nulla è scontato. Conteranno i dettagli, la voglia di raggiungere in tutti i modi l’obiettivo, ma soprattutto il cuore che alla squadra di Paolo Vanoli non è mai mancato. La storia degli arancioneroverdi nella postseason ha due recenti apparizioni e ora ci sarà una terza volta con il Palermo.
PIPPO INZAGHI
Nella stagione 2017-18 con Filippo Inzaghi come guida tecnica il Venezia raggiunge il quinto posto in classifica a quota 67. Una posizione che consente ai Leoni di affrontare nel preliminare in casa il Perugia. Un Venezia brillante al Penzo stende per 3-0 gli umbri. Nella sfida tra campioni del mondo, vince super Pippo, squalificato, grazie a Stulac, Modolo e Pinato. Sconfitto, invece, Alessandro Nesta, salito in sella alla panchina del Perugia proprio per provare a centrare la promozione. In semifinale a Sant’Elena arriva il Palermo allenato da Roberto Stellone, finisce 1-1 dopo un primo tempo senza emozioni, la gara esplode nella ripresa con i gol di Lagumina per i rosanero e Marsura per gli arancioneroverdi. Nella sfida di ritorno un autogol nel primo tempo di Domizzi condanna il Venezia, che avrebbe dovuto vincere a Palermo per guadagnarsi la finale playoff.
ZANETTI
Nella stagione 2020-21 in panchina c’è Paolo Zanetti gli arancioneroverdi si piazzano, ancora una volta, al quinto posto con 59 punti. Avversario nel preliminare è il temibile Chievo. Al Penzo va in scena un match dalle mille emozioni. Alla fine è il Venezia a conquistare la doppia semifinale contro il Lecce. Non bastano 90 minuti per avere la meglio sulla squadra allenata da Aglietti, che va due volte in vantaggio prima con il rigore di Garritano il pareggio grazie un’autorete di Bertagnoli, ma alla fine si deve arrendere ai tempi supplementari, Mogos su rigore per il secondo vantaggio gialloblù, pareggia Maleh e poi Johnsen chiude i conti: al 120’finisce 3-2.
IL RIGORE DI MANCOSU
È tempo di semifinale con il Lecce. Al Penzo a griffare al vittoria veneziana ci pensa Forte a inizio ripresa con un colpo vincente dei suoi. Non poteva che essere lo squalo, il bomber e il leader della squadra di Zanetti, a risolverla. La formazione, allora allenata da Corini, ha un solo risultato deve vincere. Al Via del Mare gli arancioneroverdi vanno in grande difficoltà schiacciati dal furore agonistico dei leccesi, ma il Venezia nel recupero del primo tempo passa grazie al rigore di Aramu. Pareggia nella ripresa Pettinari e poi Mancosu sbaglia il rigore della possibile vittoria a 10’dalla fine: Zanetti e suoi sono in finale.
LA FINALE
A sorpresa la finale per giocarsi la Serie A è un derby veneto. Il Venezia affronta e batte al Tombolato 1-0 il Cittadella, che da sesto in regular season aveva fatto fuori il Monza, terzo, decisivo un gol di Di Mariano in apertura di ripresa. Nel ritorno i ragazzi di Zanetti hanno la chance di gestire il vantaggio. I granata si portano in vantaggio al 25′ con la rete di Proia e rimangono con l’uomo in più dal 36′, grazie all’espulsione di Mazzocchi. Nella ripresa Bocalon pareggia al minuto 93, scrivendo la parola fine alla sfida e regalando l’approdo in Serie A al Venezia