«Cosa mi ha convinto? L’entusiasmo del presidente Tacopina, il progetto di costruire un Venezia sempre più importante. Qui respiro freschezza e serietà. Ero stanco di giocare davanti a 50 persone, magari a pochi metri dagli stadi veri. Mi mancano anche le pressioni avvertite quando ho traghettato l’Inter a San Siro in 4 gare di A vincendone tre. Domizzi? Non credo di averlo convinto io a restare… E’ chiaro che nessuno vorrebbe perdere un professionista tanto importante in campo e fuori. Modulo? Il 3-5-2 di Inzaghi ha dato frutti e da lì ripartiamo, provando ad aggiungere dinamismo e aggressività. Vorrei un Venezia propositivo che domini la gara, nella metà campo avversaria, senza perdere solidità. Obiettivi? il Venezia non sarà più una sorpresa e bisognerà alimentare nuovo entusiasmo. Le cessioni di Stulac e Pinato? Sarà importante sostituirli al meglio. Vicario il dopo Audero? Ci stiamo ragionando». Queste le parole rilasciate da Stefano Vecchi, neo allenatore del Venezia, in conferenza stampa.