Palermo si prepara al doppio evento in programma il 22 e 23 giugno che vedrà il Barbera tornare ai concerti con la doppia data di Vasco Rossi. L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma proprio sul come la città si sta preparando a quelle due giornate.
Sarà una festosa invasione quella del 22 e 23 giugno a Palermo. Nel-le due giornate arriveranno in città 55 mila persone, il 75 per cento dei 74 mila spettatori che assisteranno ai due concerti di Vasco Rossi allo stadio Barbera. «Riaprire lo stadio di Palermo alla musica – dice con soddisfazione Carmelo Costa, che organizza i due live per Musica da Bere Srl, in collaborazione con Live Nation Italia, che produce il tour nazionale – rende il capoluogo siciliano una città più normale. È stata una dura battaglia, vinta: ora siamo al lavoro notte e giorno affinché tutto vada per il meglio e sia una grande festa da vivere nella massima sicurezza. Siamo certi che la necessaria collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, istituzionali e non, sarà totale».
Sono solo il 25% (poco più di 19 mila nelle due date) i biglietti venduti nella città di Palermo. Gli altri fan del Komandante arriveranno da fuori, riempiendo strutture ricettive, ristoranti, pub, bar e parcheggi, con una ricaduta economica che Musica da Bere calcola in oltre 20 milioni di euro. Esauriti i biglietti già a novem- bre in sole 6 ore e superati tutti i problemi tecnici e burocratici, ora si mette in moto la macchina organizzativa. Dal 15 giugno il Renzo Barbera si trasformerà in un cantiere. Sessanta autotreni trasporteranno il grande palco (70 metri di larghezza e 26 di al- tezza) e l’enorme scenografia dello spettacolo, con maxischermi «a V» e pedana centrale che si addentra fra il pubblico. Due gru, 15 carrelli elevatori e due piattaforme aeree aiuteranno le oltre 200 persone al lavoro.
Il Comune dovrà provvedere alle ordinanze di chiusura delle strade, al piano della viabilità ed ai parcheggi per gli oltre 250 bus organizzati che arriveranno in ciascuna delle due date. L’organizzazione prevede che si andrà a una «chiusura pressoché totale dell’area per due giorni e mezzo, ossia fin dal pomeriggio del 21 giugno».
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