Vanoli presenta Venezia-Catanzaro: «Dovremo prendere la gara con le pinze»
Paolo Vanoli, allenatore del Venezia ha parlato in conferenza stampa, dove ha presentato la partita di domani contro il Catanzaro.
Di seguito le sue parole:
«Per quanto riguarda la partita andiamo ad affrontare una squadra che l’anno scorso ha vinto un campionato in modo strepitoso facendo record su record. Questo dimostra che chi fa le cose bene dalla C alla B poi può continuare. 21 punti per una neopromossa sono tanti e bisogna fare i complimenti ad allenatore, società e giocatori. Sono convinto che due sconfitte non cambieranno il loro atteggiamento in campo, dovremo prendere la gara con le pinze, ogni squadra di B ha le sue qualità, affrontiamo una squadra vivace, tecnicamente brava e con una sua idea di calcio. Abbiamo una grossa fortuna però, ovvero giocare questa gara in casa davanti al nostro pubblico, in palio ci saranno 3 punti importanti. Siamo caduti, ci siamo rialzati, nel cadere abbiamo commesso errori che stiamo limando e in questo dobbiamo continuare. A Terni è stata una partita vinta da una squadra intelligente, abbiamo saputo gestire i momenti negativi, dobbiamo migliorare palla tra i piedi la velocità, non siamo riusciti ad accelerare. Abbiamo però giocato da squadra consapevole di chi si andava a incontrare. La mentalità non dipende solo da staff o giocatori, ma da tutto quello che gira intorno alla società, il Parma è una società già gloriosa, questo ti aiuta, noi dobbiamo passo passo diventarlo».
«Jajalo come tutti ha bisogno di fare qualche minuto ora. Io però guardo ai risultati, ho sempre detto che per me è fondamentale e sono sicuro che nella seconda metà di stagione sarà determinante per noi. E’ bello che scalpiti, ora dobbiamo trovare il modo giusto per fargli acquisire il ritmo gara. Se lo porto in panchina è preso in considerazione. Domenica stavo per metterlo dentro però poi Modolo ha avuto i crampi. In questo momento sapete che ho qualche difficoltà nella gestione della linea difensiva e questo mi costringe a stare molto attento lì, quando fai giocare tutti i difensori li devi anche gestire in partita. Ben venga comunque anche per Mato questa sosta perchè in amichevole potrà mettere in minuti. Ci sono tanti aspetti che nelle stagioni cambiano, quest’anno siamo la squadra con più gol nel secondo tempo. A volte è anche il tipo di preparazione e la conformità della squadra. Siamo una squadra abbastanza potente, non siamo piccolini e brillanti alla Johnsen. Anche Tessmann a volte per entrare in partita ci mette un attimo, fa un errore e reagisce, è successo anche a Terni. Penso faccia parte in generale delle cose in cui dobbiamo crescere, dobbiamo essere consapevoli che questo è un aspetto in cui dobbiamo fortemente migliorare, dobbiamo entrare subito in partita, se vogliamo provare ad arrivare non possiamo aspettare l’episodio negativo per partire. Però non sono aspetti tecnici, ma mentali».
«Pohjanpalo? Quando ci sono i digiuni degli attaccanti dispiace, ma la squadra per ora vince e quindi va bene (ride ndr). L’ho detto l’altra volta, è troppo importante per la squadra, poi l’attaccante lavora per fare gol. Non dimentichiamoci che nell’anno solare è quello che ha giocato più di tutti e per i giocatori importanti il riposo non esiste, è un giocatore internazionale e dovrà lui trovare le energie mentali. Anche per la difesa avversaria avere un Pohjanpalo di fronte cambia. Non vado a vedere solo lo score, poi chiaro che il gol è un’iniezione di fiducia, poi però noi dobbiamo giocare da squadra e ci stiamo riuscendo perché vanno in gol in tanti, se non succede diventi dipendente da una persona. Anche Pierini dev’essere più continuo, talvolta bisogna guardare il compagno, guardate Pohjanpalo come guarda i compagni. Jajalo per esempio può giocare camminando perchè fa girare veloce la palla. Ho qualche dubbio, ma magari avessi solo certezze, però ben vengono perché vuol dire che questi ragazzi qua ti mettono i dubbi. Quando hai una rosa con i ragazzi che spingono tutti per dimostrarti che stai sbagliando le scelte non dormi poi e va bene così. Io poi devo guardare all’avversario e alla partita. Penso che come tipologia di gioco siano simili al Pisa, giocatori di palleggio, vivaci, sono più bravi ad attaccare la porta. Mi aspetto quindi una gara in difesa di sofferenza, sarà importante non spaventarci se non avremo subito la palla. Magalini conosce bene C e B, sanno trovare giovani con fame. Sarà sempre più il Venezia di Pohjanpalo, Joronen, etc., quindi sarà sempre più difficile, se hai la forza di stare in alto però diventa difficile anche per gli avversari. L’anno scorso ogni partita era fondamentale per far stare sotto gli avversari, ora la fortuna è di poter guardare le cose dall’altra parte, dobbiamo continuare ad avere questa forza, ma in un solo anno è cambiato l’obiettivo e ora davanti al nostro pubblico abbiamo sempre più forza».