Vanoli presenta Reggiana-Venezia: «In B trovi oggi squadre che non meriterebbero quella posizione»

In vista di Reggiana-Venezia, il tecnico degli ospiti si è espresso nel corso della conferenza stampa per presentare la gara.

Di seguito le sue parole:

«Idzes? Il dispiacere più grosso va verso la persona. E’ un ragazzo giovane a cui è successa una cosa imprevista. Purtroppo è una cosa che fa parte della vita. Dobbiamo essere bravi a stargli vicino con serenità. Ha dimostrato di essere un giocatore forte, con grandi potenzialità, e sicuramente la sua giovane età lo aiuterà. Sarà un periodo difficile ma da questi penso si esca più forti. E’ un dispiacere per tutto il gruppo, perché per noi è un giocatore importante che lo ha dimostrato. E’ stato una sorpresa importante, ma io sono convinto che ne usciremo più forti di prima. Adesso il compito è stargli vicino, coccolarlo un pò, fargli insegnare un pò di italiano, anche se ha imparato velocemente, e farlo stare insieme a noi. Così il tempo passa più in fretta.
Sono eventi incalcolabili: la cosa più triste è per il ragazzo. E’ arrivato qua con determinazione, voglio e capacità di imporsi come lo si vede in pochi ragazzi giovani. Nonostante non conoscesse il campionato ha giocato tutte le partite e se le è meritate. Ora deve stare tranquillo e sereno e noi dobbiamo essere bravi a stargli vicino. Questo il club e il giocatore lo sanno: il tempo passa così velocemente che arriverà anche il suo momento»

«”Il suo concetto è più attacchiamo meno difendiamo (ride ndr). Al mercato non ci penso. Nella sfortuna ho la fortuna di avere Marco Modolo, giocatore di esperienza e quella di recuperare Sverko che ci darà un altra mano e poi c’è sempre Busato che si è sempre allenato benissimo con noi dalle amichevoli e dal ritiro e quindi i problemi stanno a zero. Ho fiducia totale: bisogna sempre pensare e uscire dallo stadio da squadra. Se da centrocampo in sù abbiamo abbondanza dovranno dimostrare ancora di più loro per aiutare i giocatori. Io sono tranquillo. Stiamo e ci siamo allenati bene. Per i nazionali è normale, soprattutto gli americani che hanno questi voli lunghi e il fuso orario. Per fortuna non ci hanno anticipato la partita al venerdì… avemmo la fortuna di avere un giorno in più per rimetterli in sesto. Deve essere un privilegio stare in Nazionale e in un club. Se vuoi diventare un grande giocatore devi saper gestire le forze e saper giocare ogni giorno. Joel è un pò più avanti in questo. Poi magari la sconfitta con il Kazakistan ti pesa nella mente più che fisicamente. Mentre per gli americani più che altro il viaggio. Reggiana? E’ una squadra costruita molto bene con giocatori esperti, forti e di categoria. E’ una squadra che palleggia bene nei primi due terzi di campo e ha raccolto poco per il gioco che ha fatto. Forse tutti questi giocatori nuovi che ha preso sono ancora da amalgamare. Magari la sosta gli ha fatto bene per mettere dentro un pò più di benzina. E’ una squadra importante per la Serie B che ha fatto buoni acquisti ma come per ogni cosa ci vuole del tempo però la mano di Nesta si vede».

«”Noi dobbiamo confrontarci. Come lo abbiamo fatto con quelle squadre che sulla carta hanno un potenziale più forte e con quelle che sono al nostro livello. Nel campionato di Serie B trovi oggi squadre che non meriterebbero quella posizione, come è successo l’anno scorso quando il Venezia si trovava sotto. E’ un campionato difficile ma allo stesso tempo bello proprio per questo. Io voglio far passare ai giocatori che ogni partita per noi dev’essere come se giocassimo contro la prima in classifica. Per me oggi è come se la Reggiana fosse prima. Noi dobbiamo andare li con il coltello tra i denti e lottare. Sarà una partita difficile ma tutte quelle che vengono saranno contro le prime in classifica. Questa è la mia mentalità se si guarda partita per partita. Dopodiché vediamo cosa siamo in grado di fare e dove stiamo crescendo. A gennaio capiremo dove siamo per voltare, girare pagina e cominciare un altro girone. Sappiamo benissimo che tra Serie A e B sono due cose diverse. Magari dopo la vittoria e l’entusiasmo con il Parma ti interrompe un pò. Soprattutto per chi va in Nazionale. Allo stesso tempo hai l’opportunità di lavorare forte in settimana su determinati obiettivi che magari sono quelli che ti porteranno più avanti. La prima partita dopo la sosta è sempre quella più importante; io ho paura per quello. Rimettere subito lo switch on ai Nazionali o a quelli che pensavano che l’obiettivo è lontano e ora ci siamo è la cosa più difficile e che fa parte della nostra crescita. Abbiamo fatto bene dopo la prima sosta. La paura è un sentimento positivo: i miei giocatori devono provare questo. E’ una partita difficile per cui la sosta ha fatto probabilmente meglio di noi. Per i vari Crnigoj, Portanova, il recupero di Melegoni… noi comunque stiamo bene e dobbiamo essere capaci di interpretare la partita. Gytkjaer-Pohjanpalo? Vediamo. Non ho ancora deciso. Il mio grande successo è aver costruito una rosa dove tutti possono giocarsi il posto e questo è secondo me il segreto per fare cose importanti. Ogni giorno devi arrivare qui e sapere che il compagno può portarti via il posto. Poi ci sono i giocatori come Gytkjaer, Joel e Jajalo che hanno vissuto delle esperienze e quello che fanno è qualcosa che ormai hanno dentro. Sono giocatori di esperienza però ho la fortuna di avere dietro anche dei giovani interessanti, vogliosi e che spingono ed è un bene anche per questi giocatori qui. Pierini, Anderson, Bjarki… i giocatori decisivi non sono solo quelli che giocano. Questo gruppo ha un obiettivo e tutti devono essere a disposizione. Se oggi toccherà a tizio, l’altro dovrà essere pronto a tifare per lui ed essere pronto che arriverà il suo momento quando entrerà».